In attesa della maturità, in rete si danno i numeri

In attesa della maturità, in rete si danno i numeri

Mancano solo 48 ore, o un poco meno, alla maturità, che comincia mercoledì 22. La prima prova, uguale per tutte le scuole, è lo scritto di italiano. E, nell’attesa di leak o di fughe di notizie privilegiate, in rete è scattata la cabala. A quale autore dedicare gli ultimi giorni di studio?

Niente Primo Levi, sorpresa del 2010, che è già uscito. Meglio Italo Svevo, nato 150 anni fa, anche se c’è chi fa notare che è già comparso nel 2009. Del resto, nello stesso anno, c’era anche un tema collegato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Una coincidenza? Chissà. Si raccomanda un’occhiata a Giovanni Pascoli, atteso nel 2010 dal sito ScuolaZoo.it. È un autore ritardatario: manca da oltre dieci anni. Però, secondo la stessa logica, potrebbe uscire l’anno prossimo, quando si celebrerà il centenario della morte (1912). Meglio lasciar perdere la smorfia e concentrarsi sulla rosa dei soliti noti: D’Annunzio, Calvino, Saba e Ungaretti. E un ripasso di Manzoni non può far male, suggeriscono su skuola.it.

Più complesso il tema d’attualità: guerra in Libia? Osama bin Laden? Fukushima? Difficile, dicono gli esperti di studentville.it. Il tema, al ministero, è scelto a gennaio, molto prima di tutti questi eventi. Però nucleare e ambiente sono un tema battuto da tempo, anche in vista dei referendum. Alcuni pensano al volontariato, visto che questo è l’anno in cui si celebra. Altri all’Hiv, a 30 anni dalla scoperta del virus. E l’Unità d’Italia? Scontato, ma nel dubbio è al primo posto dei più cercati della classifica Yahoo. Sì a Garibaldi e Mazzini e, non si capisce perché, alla Guerra Fredda. Esclusi la beatificazione di papa Wojtyla, il bunga bunga e l’Europa. Mentre delle nozze dell’anno (William e Kate) non si parla neppure.

Tutta la rete, intanto, corre in soccorso dei maturandi 2.0. Apple non si è lasciata sfuggire l’opportunità, e ha creato l’App: “Mega bigliettino di matematica”, con dentro tutto il programma del triennio. Ma non manca un vocabolario di latino, un’app con 30 tracce per i temi, sussidi e bigini digitali. Anche l’Università Cattolica ha preparato un’applicazione: “Maturità Ok”. Non serve a saltare le difficoltà dell’esame, ma a imparare a studiare, concentrarsi e vincere l’agitazione. Altri siti meno onesti promettono un tema pronto in poco tempo via telefono. Cosa non proprio legale, ma l’importante, raccomandano, è consegnare un telefonino alla commissione e tenerne in tasca un altro.

Su Facebook, i gruppi di ritrovo Maturità 2011si sprecano. Professori danno consigli per le tesine, mentre gli studenti si lamentano e sfogano. Se si gira su Twitter, oltre a dritte e trucchi di ogni genere, eserciti di nutrizionisti raccomandano la “dieta per vincere l’ansia”. Non manca nessuno a dispensare consigli: come copiare, come passare, come non farsi scoprire dai professori. I feed di chi si prepara, invece, abbondano di lamentele, angoscia e aggiornamenti su cosa si è studiato e su cosa si sta per ripassare.

Tutti impegnati: è, in fondo, un momento di passaggio della vita. Tanto che alcuni, invecchiati, colgono l’occasione per permettersi un po’ di nostalgia. Altri, invece, sono ancora ossessionati dal ricordo di esami impossibili. Si veda, ad esempio, il gruppo Facebook “Epitteto, maturità classica 2001: NOI non dimentichiamo”. In ricordo di un’intraducibile versione di greco, si sono riuniti più di 2.000 fan.
 

X