Insomma, che strano, questa benedetta salva-Fininvest (o anti-Cir) sembra entrata in finanziaria sulle sue gambe. Nessuno ne sa niente. Angelino Alfano, segretario politico del Pdl e ministro della Giustizia, guarda Tremonti. Il ministro dell’Economia fa invece scrivere che è successo tutto a sua insaputa. I leghisti? Perplessi è dir poco. Perfino gli avvocati di Silvio Berlusconi, come Niccolò Ghedini, hanno l’aria sorpresa di uno Scajola che si trova intestata una casa e non sa proprio con chi prendersela.
Solo Maurizio Sacconi la difende nel merito e parla di una norma equilibrata. Solo Sacconi, insomma, mantiene una fedeltà almeno verbale a una storia che di norme improbabili, fatte nell’interesse di pochi, o dell’Uno, è costellata. Solo che una volta quell’Uno era forte e le vinceva tutte: e allora tutti stavano con lui e facevano a gara, anzi, a chi gli dava più ragione. Oggi norme analoghe le fanno passare: ma facendo finta di niente, e sperando che nessuno se ne accorga.
5 Luglio 2011