C’è un senso di democratica ingiustizia nella chiusura così immediata, sconvolgente, clamorosa del News of the World, il quotidiano di Rupert Murdoch con una grande storia alle spalle e un infame presente, che ha portato lo Squalo australiano a mozzarne la vita con un colpo d’accetta, sopraffatto dallo scandalo ma ancor di più dal calcolo cinico di affari ancora da concludere. C’è una morale anche per noi italiani, lettori o giornalisti che siamo? Non sembra proprio. Non abbiamo un tiranno come Murdoch ma neppure un grande editore come lui, paghiamo dazio quasi mai per i nostri errori e neppure sappiamo valorizzare le poche virtù. Vivacchiamo e di questo vivacchiare ne facciamo improbabili bandiere che sventoliamo (senza neanche crederci troppo) sotto il balcone della libertà di stampa.
10 Luglio 2011