La manovra accelera, ma la politica non taglia i suoi costi

La manovra accelera, ma la politica non taglia i suoi costi

Apertura del Financial Times sulla Grecia. Le pressioni tedesche e olandesi hanno alleggerito le posizioni contrarie degli altri Stati membri sulla possibilità di un default selettivo del debito greco. Finalmente un accordo è vicino? http://goo.gl/zR1ay

La volatilità di questi giorni sul mercato dei bond italiani e spagnoli, che sembrano andare in sincrono, preoccupa gli investitori. Con rendimenti del decennale stabilmente superiori al 7%, scrive il Ft, l’esistenza stessa dell’euro sarebbe in pericolo. http://goo.gl/IIJ7s

Interessante editoriale di Martin Wolf sul Ft: l’arrivo del contagio in Italia, per il columnist, il saldo primario quasi a zero del Paese e la debolezza che si riflette sul sistema bancario nazionale hanno cambiato il virus del contagio da monetario a fiscale. http://goo.gl/A5Tpk

In prima pagina sul Wall Street Journal l’indagine dell’Icma, associazione internazionale degli investitori sul mercato del debito, sulle distorsioni create da parte delle banche d’affari esagerando la richiesta di sottoscrivere bond europei. http://goo.gl/l7OqH

Sempre sul Wsj, la decisione di Moody’s di declassare a «spazzatura» il giudizio sui bond irlandesi. Secondo l’agenzia di rating il coinvolgimento dei privati nel salvataggio greco avrebbe effetti anche a Dublino. http://goo.gl/smrWf

Spazio anche all’Italia sul Wsj: mentre si attendono nei prossimi giorni i passaggi alla Camera e in Senato per approvare la manovra, i costi della politica, principale uscita della spesa pubblica, rimangono invariati. L’analisi: http://goo.gl/gIy7x

Sul New York Times, Obama non riesce a tirarsi fuori dall’impasse dell’innalzamento al tetto del debito pubblico. Ieri il senatore del Kentucky Mitch McConnell ha ribadito che un accordo bipartisan, come chiesto dalla Casa Bianca, «è fuori discussione». http://goo.gl/n0mKU

Sul Washington Post, un ritratto di Eric Cantor, a cui è deputato il difficile ruolo di negoziatore tra democratici e repubblicani alla Casa Bianca negli accordi sul tetto al debito federale. http://goo.gl/Er6pl

Su Usa Today, le difficoltà delle Pmi americane, le cui fatture vengono saldate con tempi “italiani”, passando da 30 a 60 giorni. Un problema legato alle incertezze dei fornitori sul futuro dell’economia Usa. http://goo.gl/uPEDD


Ironicamente, l’Independent osserva che la mozione approvata dai leader di Tories, Labour e Libdem per costringere Newscorp ad abbandonare l’acquisizione di BskyB ha avvicinato le posizioni di maggioranza, centro e opposizione. Tutti contro lo squalo Rupert Murdoch. http://goo.gl/8ZCbp

Sul Telegraph, dagli Usa lo scandalo intercettazioni ha sollevato reazioni di sconcerto e alcuni politici hanno chiesto delle investigazioni formali per capire se anche i cittadini americani sono stati spiati. Il tabloid Ny Post è di proprietà di Murdoch. http://goo.gl/HxDGn

Su Le Monde la regola d’oro scritta sulla Costituzione francese di mantenere i conti in ordine, alla luce dell’allargarsi della crisi dei debiti sovrani, sarà un tema di cruciale importanza in campagna elettorale. Destra e sinistra dovranno spiegare ai cittadini come mantenere il deficit sotto controllo. http://goo.gl/uMuTp

Su Le Figaro, interessantissimo punto sulla crisi europea in sette domande a cui i giornalisti della redazione economica hanno tentato di rispondere. http://goo.gl/Y2UwY

Sulla Frankfurte allgemeine zeitung ampio spazio alle agenzie di rating. Chi sono, come funzionano e perché una di loro, ieri sera, ha declassato l’Irlanda a «spazzatura». http://goo.gl/rPFGw

El Paìs scrive che, a dispetto della crisi dell’euro, i tassi sul debito pubblico spagnolo, sebbene in rialzo, sono la metà rispetto al 1997. Tuttavia, il premio al rischio sui bond diventa pericoloso in condizioni di bassa crescita. Un caso che accomuna la Spagna all’Italia. http://goo.gl/IWtFs

Il Tripoli Post riprende un’intervista rilasciata a Le Figaro dal primo ministro libico Ali Al-Mahmoudi, secondo cui Gheddafi non prenderà parte alle trattative, ma che il Governo è pronto a negoziare “senza condizioni”. http://goo.gl/FHo6o