Borse di nuovo in rosso, sprofondano ancora i bancari

Borse di nuovo in rosso, sprofondano ancora i bancari

Per qualche ora, questa mattina, è sembrato che potesse esserci una seduta finalmente tranquille sulle Borse mondiale, e europee e in particolare. E invece, dopo mezzogiorno, si è scatenato un pandemonio. Tutte i principali listini del Vecchio continente hanno virato in picchiata. Milano è la peggiore con perdite in prossimità del 4 per cento. In rosso anche i futures americani, con il Dow Jones che perde lo 0,98%, il Nasdaq a -1,45%, e l’indice S&P 500 che lascia sul terreno l’1,15%. Gli indici di volatilità sono schizzati ai massimi. 

Al centro della tempesta, le banche, non solo italiane. Sembra anzi, riferisce un operatore, che da Londra siano partiti ordini consistenti di vendita su titoli bancari italiani e francesi. Intesa Sanpaolo sta perdendo il 10%, mentre Unicredit sta perdendo circa l’8 per cento. 

Non va meglio Oltralpe, dove Société Générale ha fin qui lasciato sul campo più del 19 per cento, dopo aver toccato un calo di oltre il 20%. Da tempo sulla banca francese si rincorrono voci di instabilità. Di certo la banca ha un ruolo cruciale sul mercato dei derivati, che le conferisce una rilevanza sistemica ben superiore alle dimensioni dell’attivo (v. intervista al prof. Franco Bruni).  Crolla anche Bnp Paribas (-6,53%).

L’ondata di vendite è stata innescata dalle voci di un declassamento del rating della Francia, un’eventualità che Moody’s ha smentito. In Borsa circola la voce che anche Standard & Poor’s avrebbe informalmente comunicato di non aver nessuna intenzione di rivedere la sua posizione. Anche Fitch ribadisce che il rating di Parigi è tripla A con outlook stabile. 

Pesa anche il fatto che la Grecia starebbe valutando l’estensione del programma di swap del debito per includere anche i titoli governativi a più lunga scadenza con il coinvolgimento dei privati, e un pesante impatto sulle banche francesi.

Crollano tutte le borse europee. Milano lascia sul terreno più del 5% con entrambi gli indici. Anche a Berlino (oltre il 4%) e Parigi cali molto consistenti (-4,21% per il Cac40). A Londra perdite nell’ordine del punto e mezzo percentuale.

Alla Borsa di Parigi, il titolo di Société Générale risale dal punto più basso, oltre -20%, toccato in precedenza. Il titolo della banca francese ora si attesta su una perdita intorno al 15%.

Riunione della Consob per un’analisi della situazione sui mercati. Il lavoro della Consob viene svolto in contatto con l’Esma (European securities markets authority). Da una prima verifica, le vendite allo scoperto sarebbero modeste.

Milano continua a perdere oltre il 5%. Il Ftse Italia All-Share  è a 15.513,72 con una perdita del -5,37%, il Ftse Mib è a 14.802,75, con una perdita di -5,84%.

L’andamento dello spread e dei credit default swap. Lo spread fra Btp e Bund tedeschi rimane anche oggi sotto quota 300, a 291 punti base. I credit default swap sull’Italia, gli strumenti per assicurarsi contro il default del paese, invece hanno raggiunto il record a quota 392.

I bancari a Piazza Affari guidano i ribassi in chiusura di seduta. Intesa Sanpaolo perde il 12,35% e Ubi Banca il 9,81% seguiti da Prysmian -9,35% e Fondiaria Sai a 9,29% e Banca Monte dei Paschi 9,11%.

Giornata di perdite pesantissime in tutta Europa. Piazza Affari chiude in profondo rosso con il Ftse Mib in calo del 6,65% a 14.676 punti. Simile la chiusura di Francoforte, dove l’indice Dax30 ha chiuso a meno 5,13% a 5.613,42 punti. Meglio l’indice MDax che ha limitato le perdite a -2,86% a 8.532,7 punti. Londra invece ha chiuso facendo segnare un meno 3,05% all’indice Ftse100. Pesante caduta anche del Cac40 di Parigi, a -5.45%.

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