Ma perché Piazza Affari si blocca ogni volta che le cose vanno male?

Ma perché Piazza Affari si blocca ogni volta che le cose vanno male?

Ancora un mistero a Piazza affari. La Borsa di Milano ritorna agli onori della cronaca per le sue strane sedute di contrattazione, piuttosto che per i suoi (continui) crolli. Come era già successo due mesi fa e, più recentemente, il 18 luglio scorso, qualcosa a Palazzo Mezzanotte si è bloccato.Questa volta sono stati i sistemi di aggiornamento dei prezzi in tempo reale, vale a dire lo strumento basilare di ogni trader. Laconici i comunicati di Borsa Italiana, che contattata anche da Linkiesta, non è stata in grado di fornire dettagli su cosa stava succedendo agli indici.Il valore teorico delle perdite si aggira intorno a meno 4,92 punti percentuali, ma si tratta solo di congetture. Secondo diversi Etf (exchange traded fund, fondi che replicano indici) le perdite reali hanno superato quota 6 per cento. Il blocco ha lasciato campo libero alle piattaforme alternative di negoziazione, comprese le dark pool, dove gli scambi avvengono in forma anonima. In tanti trader, snervati dai sistemi italiani che non si aggiornavano correttamente, hanno optato per entrare nelle piazze alternative, come Sigma X di Goldman Sachs. Niente di male, dato che è un altro modo, legittimo ed efficace, di fornire liquidità al mercato.C’è un aspetto che tuttavia preoccupa, e non poco. Ogni volta che le cose vanno male, tanto male, Borsa Italiana registra un blocco o un guasto tecnico. In più stavolta senza manco fornire uno straccio di spiegazione, un’assenza di trasparenza che non è esattamente una medicina per rassicurare gli investitori.

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