Nasce il partito della Fiat: Montezemolo capo del Governo

Nasce il partito della Fiat: Montezemolo capo del Governo

La Fiat, azienda-simbolo del Paese, che nell’ultimo mezzo secolo ha affiancato molti governi, ricevendone in cambio sostanziosi aiuti di Stato – fino al punto che un giorno Gianni Agnelli sentenziò che «ciò che va bene alla Fiat va bene al’Italia» – anche nell’era post-Avvocato decide di calare il suo asso. E per bocca del suo amministratore delegato, Sergio Marchionne, uno dei manager più in vista nel mondo globalizzato di questi ultimi anni, indica il suo candidato preferito per la guida dell’Italia. La scena è il congresso riminese di Cl: «Se Luca Cordero di Montezemolo decidesse di scendere in politica nonostante il mio consiglio di non farlo, avrebbe personalmente il mio appoggio, è una brava persona e soprattutto è un vincente».

Cade così definitivamente il velo, a due giorni dalle dichiarazioni cortinesi, sulle reali intenzioni del presidente della Ferrari, “scoperto” da un’investitura di questa portata, com’è quella di Sergio Marchionne. Un’uscita, quella dell’ad Fiat, che spariglia completamente le carte all’interno della situazione politica italiana. A questo punto, con l’appoggio dell’azienda simbolo del Paese, il partito che verrà assume una forza completamente nuova che sfugge persino al suo ideatore. Adesso è il partito della Fiat. La Fiat ha scelto il governo Montezemolo.     

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter