Uno spot e l’evasore fiscale non c’è più

Uno spot e l’evasore fiscale non c’è più

I più grandicelli ricorderanno la réclame (un tempo si chiamava così) dell’olio Sasso col protagonista che saltellava contento esclamando «e la pancia non c’è più, e la pancia non c’è più». Ecco, ci è tornata in mente leggendo dello spot commissionato dal ministero dell’Economia alla autorevole agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi. Questi gli slogan: «chi evade le tasse è un parassita sociale», oppure «Stop a chi vive a spese d’altri». La campagna parte domani 9 agosto e proseguirà per tutto il mese di settembre. Passaggi radio, tv, e affissioni nelle stazioni, a Fiumicino, Malpensa e Linate. L’obiettivo – leggiamo – è ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale grazie ai comportamenti attivi dei cittadini e renderli consapevoli che senza entrate non è possibile fornire servizi pubblici. Chi non paga le tasse danneggia tutti. Tutto bene, per carità, sicuramente la nostra sembrerà ironia a buon mercato. Ci sorge solo il dubbio che gli evasori italiani lo sappiano già. Però possiamo sbagliarci, ovviamente.

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