Ieri, in tanti, in tutti, abbiamo pensato che l’intervista rilasciata da Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, all’Ansa avesse per obiettivo unico Silvio Berlusconi e il suo discorso appena fatto davanti alle Camere. Tanto da far arrivare una precisazione dell’ufficio stampa della casa, che ha spiegato che “nessun riferimento a Berlusconi era contenuto” in quelle parole. Oggi, un po’ più lontani dagli eventi, abbiamo riletto tutto, e ci siamo imbattuti in una frase con molti potenziali destinatari:“C’è chi ha commesso scorrettezze nella sua vita quotidiana: in altri paesi si sarebbe dimesso subito”. Però, tra i molti, ci sembra che uno sia più destinatario degli altri: ed è il ministro dell’Economia.È ovvio, quasi banale, ma ci siamo permessi di esplicitare il bersaglio perchè – a forza di leggere fra le righe – ci viene il dubbio che ogni tanto non faccia male rendere più agevole la lettura delle dichiarazioni, in questo tempo sommerso di parole che corrono, e poi vengono inghiottite in fretta dal dimenticatoio.
4 Agosto 2011