Accade così, d’improvviso. Il mondo cambia davanti ai tuoi occhi e nemmeno te ne accorgi. Capita così, di lunedì, dando uno sguardo al Corriere della Sera. E resti semplicemente sconcertato leggendo il commiato di Francesco Alberoni e della sua rubrica “Pubblico e Privato”. Da venticinque anni lì, in basso a sinistra, a guidarci nel labirinto delle relazioni, dei sentimenti, degli affetti. E ora non ci sarà più. È un po’ come quando cade il Muro, oppure se a Londra eliminassero il thè delle cinque. Una rivoluzione, non di meno. Il direttore Ferruccio de Bortoli lo saluta con tre righe che non passeranno alla storia come l’addio più caloroso dell’editoria. E noi, un po’ orfani, penseremo allo scioglimento dei ghiacciai chiedendoci, in cuor nostro, se davvero qualcosa sta cambiando. I nostalgici potranno sempre aggrapparsi all’ultimo mito del lunedì: Aldo Biscardi. p.s. proprio ora, alle 19, apprendiamo dal sito Dagospia che l’immenso Alberoni troverà ospitalità sin da lunedì prossimo sulle colonne del Giornale. Non si prevedono file alle edicole.
26 Settembre 2011