“I saggi propongono ma i pazzi decidono”

"I saggi propongono ma i pazzi decidono"

Come lo seppe, Anacarsi scoppiò a ridere dell’impresa cui si era accinto Solone, poiché pensava di combattere l’iniquità e l’avidità degli uomini mediante pezzi di carta. «Il tuo codice – disse – sarà una ragnatela: come le ragnatele, stringerà i deboli e i timidi che vi incapperanno, mentre i potenti e i ricchi lo stracceranno».Al che Solone rispose: «Gli uomini osservano i contratti quando non gioverebbe a nessuna delle due parti violarne le clausole. Io armonizzerò le leggi coi bisogni dei cittadini in maniera tale che tutti vedano chiaramente come meglio giovi vivere nella giustizia che trasgredire la legge».Ma gli avvenimenti posteriori corrisposero più alla supposizione di Anacarsi che alla speranza di Solone. Lo stesso Anacarsi, dopo aver assistito a una seduta dell’assemblea ateniese, fece questo commento: «Mi meraviglio come presso gli Elleni i saggi propongano e i pazzi decidano»Da “Vite parallele” di Plutarco, estratto inviato da una lettrice.

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