“Parlami o macchina”, così recitava Charles Bukowski nella sua “poesia al computer” e chissà cosa avrebbe pensato se a rispondergli oggi fosse stato un iPad. Proprio così, perchè da oggi la letteratura in versi arriva anche sui tablet. La rivista “Poesia”, da quasi venticinque anni sul mercato, ha infatti lanciato la prima applicazione dedicata al mondo dei poeti. L’idea nasce dal desiderio di sfruttare due delle principali caratteristiche offerte dall’iPad: dinamismo e impatto comunicativo. Scaricabile dal primo giorno del mese, ora è la rivista ad andare dal suo lettore e a seguirlo ovunque: niente più copie esaurite o perse, ma una biblioteca personale immensa da portare sempre con sé, basta un “tap” sul sommario e l’articolo è pronto da leggere.
Gli ingredienti rimangono gli stessi: componimenti, testi a fronte, apparato critico e immagini, ma a cambiare è la forza espressiva che lo strumento garantisce. Lo dimostrano le fotografie degli autori, che grazie allo schermo illuminato acquisiscono una forza nuova, inedita, ancora più suggestiva.
Basta collegarsi all’Apple Store per poter scaricare gratuitamente un numero speciale dedicato al lancio dell’iniziativa: novantanove pagine, nove articoli e una selezione di poesie che spazia da Saffo ad Alda Merini, da Dante a Shakespeare e a Kavafis. Nel numero inoltre due antologie: una dedicata al tema della luna, l’altra alla poesia che si guarda allo specchio e parla di sé. L’applicazione è gratuita e le copie per iPad avranno un prezzo scontato del 40%.
Avventurosa ed esploratrice, sempre alla ricerca di nuovi confini da superare, questa è la poesia, ma questa è anche un po’ Poesia, che oggi sbarca nel mondo delle applicazioni, viziando i suoi lettori di sempre e andando alla ricerca di nuovi.