Appello bipartisan, “Basta ritardi, lo Stato paghi i debiti alle imprese”

Appello bipartisan, “Basta ritardi, lo Stato paghi i debiti alle imprese”

Oggetto: Attuazione direttiva europea sulla lotta ai ritardi dei pagamenti 

La crisi economica globale ha colpito l’intero sistema produttivo, ma a farne le spese sono stati soprattutto i “piccoli”. Un mondo esaltato a parole, ma spesso trascurato dalle istituzioni.

Il problema dei ritardi dei pagamenti è uno dei nodi cruciali da sciogliere per ripartire. Un punto sul quale non è più possibile temporeggiare, se solo pensiamo che, ad oggi, l’esposizione della PA nei confronti delle imprese vale circa 90 miliardi di euro, che gli enti locali hanno in cassa parecchi miliardi di euro bloccati dai vincoli del patto di stabilità, che per incassare quanto dovuto le imprese aspettano fino a 3-4 anni nella sanità, e che moltissimi piccoli imprenditori si ritrovano costretti, loro malgrado, a fare da banca alle grandi imprese in ritardo sui pagamenti.

Da più di un anno giace alla Camera una proposta di legge, di cui anche noi siamo firmatari, che ha raccolto le adesioni di 75 deputati di tutti gli schieramenti politici, esclusa la Lega Nord. Una proposta che si ispira alla nuova Direttiva europea (2011/7/UE) sulla lotta ai ritardi di pagamento, ridefinendo in modo assai più rigoroso i tempi di pagamento e le sanzioni per le imprese e la pubblica amministrazione che non li rispettano.

La legge sullo Statuto delle imprese ha a sua volta previsto una delega di un anno al Governo per recepire la Direttiva e anche il disegno di legge comunitaria 2011, attualmente in discussione alla Camera, si occupa della questione.

Con l’aggravarsi della situazione economica è però necessario accelerare, se vogliamo evitare una ulteriore moria di imprese. L’occasione dell’imminente decreto legge sulle liberalizzazioni è la più immediata per affrontare con decisione questo problema, pur nella consapevolezza della necessaria compatibilità con l’obiettivo di riequilibrio dei conti pubblici. L’attuazione della Direttiva comunitaria darebbe una spinta importante alle piccole e medie imprese del Paese, rimettendo su un binario di competitività il sistema produttivo italiano.

Dietro ai freddi numeri e alle statistiche ci sono storie vere, vite provate da mille difficoltà che talvolta possono assumere i contorni di un vero e proprio dramma. Noi non vogliamo né possiamo dimenticarlo e rimanere inermi. Vi chiediamo, pertanto, di approfittare dell’imminente emanazione del Decreto legge per la crescita per avviare l’attuazione della Direttiva europea sui pagamenti, creando le condizioni per la soluzione del pregresso e per cambiare il patto interno di stabilità. Lo dobbiamo a tutti coloro che ogni giorno, dedicandosi alla loro impresa, si dedicano anche all’Italia.

Firmatari
Paola De Micheli (Pd), Antonio Misiani (Pd), Ignazio Abrignani (Pdl), Gioacchino Alfano (Pdl), Pier Paolo Baretta (Pd), Marco Beltrandi (Pd), Francesco Boccia (Pd), Renato Cambursano (Misto), Marco Causi (Pd), Gabriele Cimadoro (Idv), Nunzia De Girolamo (Pdl), Marcello Di Caterina (Pdl), Emanuele Fiano (Pd), Gianluca Galletti (Udc), Manuela Ghizzoni (Pd), Andrea Lulli (Pd), Maurizio Lupi (Pdl), Maino Marchi (Pd), Roberto Occhiuto (Udc), Savino Pezzotta (Udc), Sergio Piffari (Idv), Simonetta Rubinato (Pd), Antonino Russo (Pd), Barbara Saltamartini (Pdl), Giovanni Sanga (Pd), Bruno Tabacci (Api), Gabriele Toccafondi (Pdl), Raffaello Vignali (Pdl).

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