Dopo Gramellini, che conclude la sua rubrica quotidiana su La Stampa così: “parafrasando Gaber, non mi preoccupa lo Schettino in sé mi preoccupa lo Schettino in me”, tocca a Claudio Velardi. Su Twitter e Facebook, il mai domo ex spin doctor dalemiano apre un dibattito non banale con la seguente dichiarazione (o status, o tweet, fate voi): «Si può dire? Mi fa schifo la crocifissione mediatica di #Schettino. E’ un nostro simile, la sua umanità infingarda è la nostra». Ovviamente i commenti sono i più disparati, in pochi si calano nella natura dostojevskiana del tema. Però rifletterci non sarebbe male.