Non ci possiamo credere. Cioè, ministro Patroni Griffi, sta dicendo che per cambiare residenza non dovremmo più andare al municipio (dove, almeno a Roma, c’è chi distribuisce i numeri), pietire per fissare un appuntamento con i vigili urbani (perché sa, alcuni di noi la mattina lavorano ed è dura prendersi un giorno di ferie per dimostrare che davvero abitiamo lì) e aspettare in religioso silenzio che tutto vada il meglio? Ci perdoni, ministro, ma lei così ci sta illudendo. Sta giocando coi nostri sentimenti. E non è giusto.
26 Gennaio 2012