L’ascesa di Pinterest, social network “per hobby”

L'ascesa di Pinterest, social network "per hobby"

Pinterest “è una bacheca online”, come recita il sottotitolo nell’home page del suo sito. Non si tratta però di un wall à la Facebook, quanto piuttosto di una pinboard, termine che in inglese indica esattamente quei pannelli di sughero che si usano per raccogliere gli appunti con una puntina o una bulletta, dove appendiamo (o appendevamo?) le polaroid, i programmi dei cineforum, le ricette della nonna, i biglietti da visita raccolti qua e là e via dicendo. 

Tale appare l’home page di Pinterest: una lunghissima bacheca con centinaia di immagini e, sotto ognuna di esse, il commento dell’autore e le risposte degli altri utenti. Anche il nome è abbastanza esplicativo: è una crasi di “to pin” e “interest”, ovvero “appendere con gli spilli quello che ci interessa”. Gli utenti – di età abbastanza alta rispetto agli altri social network – possono condividere sulla pinboard tutte le cose più interessanti che trovano girando per il web, suddividendole in categorie – moda, cucina, arredamento, design, fotografia, giardinaggio e tantissime altre – oppure possono fotografare le loro creazioni e mostrarle agli altri utenti.

Una sorta di raccolta-promemoria che l’utente genera, per sé stesso e per gli altri, in cui, tramite i “like” e i “repins” (idea permeata da Tumblr) è facile far viaggiare idee intriganti e curiose. Alcuni lo hanno definito “un social network che crea ispirazione” proprio per questa sua funzione di generatore di spunti. Una conferma arriva anche dalla composizione dell’utenza media di Pinterest: secondo una prima ricerca, la maggior parte degli utenti sono appassionati di artigianato, prevalentemente di sesso femminile.

Il social network ha avuto, negli ultimi sei mesi del 2011, un’ascesa incredibile. Secondo i dati diffusi dall’azienda di monitoraggio del web Hitwise, Pinterest avrebbe registrato 11 milioni di nuovi utenti soltanto nella settimana di Natale, con oltre 37 milioni di dollari di finanziamenti raccolti nell’anno solare. Sono numeri che fanno impallidire la concorrenza: Google+ e Tumblr, per dire, sono stati superati da Pinterest nella classifica dei social network più visitati del 2011. Considerando che il sito è ancora in versione beta e che vi si può accedere, per ora, soltanto tramite invito, questi risultanti appaiono ancora più sbalorditivi.

Secondo Elad Gil, presidente di Labs Mix, «Pinterest riuscirà a cambiare il modo di vedere i contenuti sul web. Ha preso spunto da Tumblr e l’ha reso contemporaneamente più utile e più semplice da usare». Nato nel 2010, Pinterest ha visto aumentare i suoi utenti del 4000% negli ultimi mesi. Secondo gli analisti del web, queste cifre sono destinate a confermarsi anche nel 2012. Intanto, il più giovane (o quasi) tra i social network si è aggiudicato il primo round contro il “peso massimo” Facebook: Evan Priestley, ingegnere informatico ed ex dipendente di Palo Alto, ha deciso di pubblicare la lista dei bug del social network creato da Mark Zuckerberg. Indovinate dove? Esatto: proprio sulla bacheca di Pinterest.

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