EBOOK «La famosa invasione dei grillini in Emilia»

EBOOK «La famosa invasione dei grillini in Emilia»

❝Chiediamo cose semplici. Siamo dei borghesi, siamo dei conservatori, non siamo dei rivoluzionari. Questa non è una rivoluzione ordinata: le rivoluzioni ordinate portano a sovvertire poteri con un altri poteri. La nostra è una pseudorivoluzione disordinata, ognuno viene con la propria mentalità, ognuno con le proprie idee, ma coadiuvati da un’energia della Rete per un progetto comune: riprenderci il Paese.❞ Beppe Grillo

❝Grillo e i “grillini” sono tuttora un mondo inesplorato. I sondaggi li sottostimano, e come sostengono gli intervistati di Stefanini, vengono regolarmente smentiti ad ogni appuntamento elettorale che li vede con percentuali che fanno venire il cardiopalmo ai leader dei partiti tradizionali. La loro singolarità è il loro fregio prediletto. Non si fanno catalogare, non accettano etichette, forse memori di una vecchia canzone di Ivan Della Mea che in un verso urticante, e con una parolaccia che sono costretto a scrivere, recitava: «Dare etichette è sempre da coglioni/chi ci guadagna poi sono i padroni/ a meno che il gioco sia finito/allora ci guadagna anche il Partito». Chi ha provato a includerli nel proprio gregge ha dovuto scoprire subito che l’assimilazione era impossibile. L’indagine di Stefanini rivela anche un altro aspetto singolare del “grillismo”, quello di un movimento di contestazione radicale del sistema politico che tuttavia fa meno battaglie generali di quante battaglie locali sa suscitare. L’adesione al territorio, già scoperta dalla Lega e abbandonata dai grandi partiti, è infatti il punto di iniziativa maggiore dei “grillini”.❞
Dalla prefazione di Peppino Caldarola

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