Risorge Myspace: “Un milione di utenti nell’ultimo mese”

Risorge Myspace: “Un milione di utenti nell’ultimo mese”

A volte ritornano, anche sul web. Mentre le sue ceneri digitali si stavano già sparpagliando per la blogosfera, Myspace – il social network dedicato alla musica – ha sorpreso tutti con un annuncio choc: «Negli ultimi 30 giorni», ha spiegato il ceo Tim Vanderhook al Guardian, «abbiamo avuto un milione di nuovi iscritti. Un’inversione di tendenza impressionante». Secondo i dati diffusi dalla società, il sito ha ricominciato a crescere già a fine 2011, con punte di 40mila registrazioni giornaliere. La svolta, però, è arrivata soltanto con l’inizio del nuovo anno.

A chi va il merito di questa rinascita? Paradossalmente, a Facebook e Twitter. Proprio loro: i due social network, che fino a ieri stavano scavando la tomba di Myspace, oggi lo stanno aiutando a rimettersi in piedi. Negli ultimi mesi, infatti, il portale ha introdotto nuove funzionalità che permettono un’interazione diretta con le piattaforme “rivali”. In particolare, la possibilità di integrare il player di Myspace direttamente nella propria pagina Facebook. Un successo: l’applicazione che gestisce il servizio, che a metà gennaio veniva usata da 900mila utenti, oggi ha superato il milione e 600mila download.

Un servizio simile a quello offerto anche da altre società, come Spotify e Deezer, su cui però, secondo Vanderhook, Myspace ha un vantaggio: la più grande libreria musicale di tutti. «Il nostro catalogo ha 42 milioni di canzoni, quello di Spotify solo 15», ha spiegato. «Myspace sta costruendo un’esperienza social ricca di contenuti, dove i consumatori possono condividere la musica che amano e scoprirne ogni giorno di nuova».

Spettatore interessato della situazione e delle sue evoluzioni è Rupert Murdoch. Il magnate, proprietario di Myspace dal 2005, ha venduto la piattaforma a metà del 2011. Il tutto con una minusvalenza impressionante: 580 milioni di dollari il costo, solo 35 il ricavo. In precedenza, il tycoon aveva detto che la sua compagnia aveva gestito Myspace «nel peggior modo possibile», commettendo «un grande sbaglio a non vendere il sito già nel 2006».

Oggi la situazione pare ritorcersi contro di lui. Nel 2011 l’ex amministratore delegato della società, Mike Jones, aveva detto che l’unico modo per rilanciare Myspace era un ripensamento completo del brand. In realtà il nuovo gruppo di investitori, che comprende anche il cantante Justin Timberlake, non ha fatto rivoluzioni. Semplicemente, ha puntato su una maggiore integrazione con i social network e sulle app. Il riscontro è stato immediato: resta solo da vedere quanto durerà e se davvero Myspace può tornare a essere un punto di riferimento glocale per la musica.

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