La lettera di Greg Smith sul New York Times «in cui ha rotto l’omertà», come scrive il Financial Times, sulla cultura sviluppata da Goldman Sachs dove i clienti sarebbero definiti “pupazzi” è costata alla banca Usa (che ieri ha perso il 3,4%) 2,15 miliardi di dollari di capitalizzazione. Vale a dire che le 1.283 parole dell’ex dirigente sono costate a Goldman 1,675 milioni a parola.
Ma cosa ha detto Smith? Per chi ha tempo, questo è il link alla sua lettera. Per chi non avesse tempo, qua sotto trova l’animazione da un minuto e 49 secondi fatta da Next Media Animation, il sito taiwanese basato a Taipei di notizie animate.
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