I notai sono molto pochi. Ce ne dovrebbe essere «uno ogni settemila abitanti» (14 ogni 100.000 persone), ma sono circa la metà. La concorrenza di fatto non esiste, e le tariffe restano salatissime. Ma come si diventa notaio? Quanti sono i notai figli di notai? Sono giovani o vecchi? Più uomini o più donne? E come funziona nei Paesi dove non c’è la tradizione del notariato latino?
Come si diventa farmacisti? E come titolari di farmacia? Esiste la concorrenza? Quante devono essere le farmacie secondo la legge e quante sono, in realtà, regione per regione? E all’estero?
Il governo Monti ci riprova con la liberalizzazione dei taxi, che convocano uno sciopero per il 23 gennaio. Ma come si diventa tassista? Qual è la legge che regolamenta la professione? E perché le licenze sono così poche e tanto costose, con casi di vendita in nero a tariffe attorno ai 300.000 euro? E quanto costa una corsa nelle principali città italiane e all’estero?
Tutti i punti in discussione, i dati sugli avvocati (quanti sono, quanto guadagnano…) e molto altro nella nostra infografica. Quarta puntata del viaggio de Linkiesta nelle liberalizzazioni impossibili.
«Mettere i giornalisti nel calderone delle liberalizzazioni è sbagliato. Senza l’Ordine sarebbe la giungla», ha detto Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Eppure la professione sembra già una giungla, divisa ormai tra chi ha i diritti (ma solo il 19% degli iscritti ha un contratto giornalistico) e chi lavora per poche lire ad articolo (tra i free lance, 6 su 10 hanno un reddito lordo annuo inferiore ai 5.000 euro). Tutti i dati nella nostra infografica, quinta della serie sulle liberalizzazioni.