“Io imprenditore sono costretto a lasciare l’Italia”

“Io imprenditore sono costretto a lasciare l’Italia”

Carissimi, è giunto il momento di salutarvi.

Vi comunico che lascerò l’Italia, la mia azienda e quindi anche il Gruppo Giovani Imprenditori, per iniziare una nuova avventura in terra elvetica. La decisione di lasciare il paese, maturata in un lungo periodo e condivisa con la mia famiglia, è stata principalmente dovuta alla conferma delle scarse opportunità offerte dall’Italia, oltre che dalla crescente ostilità che il sistema paese dimostra verso chi vuol fare impresa.

Non si intravedono margini di miglioramento, anche con il tanto decantato governo tecnico, poichè la politica ritornerà presto e ritornerà ad ingrassare la spesa pubblica e il carico sulle spalle delle generazioni future. L’ottusità dell’opinione pubblica, così abilmente guidata verso alcune cause che ne cancellano completamente il pensiero per rafforzarne la fanatica manifestazione di volontà pilotate (vedi evasione, Tav, articolo 18…) non mi fa sperare in un’imminente presa di conoscenza generale che possa veramente arrivare a cambiare il Paese.

Io e mia moglie abbiamo un bellissimo bambino al quale, come genitori, sentiamo il dovere di garantire le migliori opportunità possibili e, soprattutto, la capacità di vivere e competere nel mondo.

Coloro che, fra di voi, cercano le proprie motivazioni nell’orgoglio nazionale potranno vedere la mia “fuga” come una rassegnazione, una non volontà di cambiare le cose. Eppure son convinto di averci provato in questi anni in più di un’occasione, con tanta voglia di fare e di entusiasmo.

Non mi resta che ringraziarvi per questi anni in cui la frequentazione del gruppo mi ha certamente arricchito professionalmente ed umanamente, augurando a tutti Voi i successi che meritate e, anche se io non ce l’ho fatta, di riuscire a cambiare finalmente l’Italia…

Ovvimente lo auguro a chi fra di voi deciderà di rimanerci ancora.

Ciao a tutti,
Marco Meinardi

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