«O, ma è tutta qui Garbagnate?», scherza Beppe Grillo salendo sul palchetto montato sul campo di calcio della G.S. Speranze Primule, nel quartiere Quadrifoglio. «C’è la Cnn americana che mi segue da stamattina e io a dirgli: “Garbagnate? È una metropoli pazzesca!” Invece siete 27mila e, senza quelli del Sud, siete 18. Alla Cnn mi chiamano Joe Cricket. Sono venuti qui perché noi siamo la novità, non si era mai vista la democrazia partecipativa in Italia».
È iniziata nella cittadina a Nord di Milano la settimana di tour elettorale di Grillo nei comuni dove il Movimento 5 Stelle è arrivato al ballottaggio. Alcuni temi sono di repertorio: la «diarrea politica in cui i partiti si sono sciolti», la «sporca dozzina dei bocconiani, i grandi tecnici che chiamano i supertecnici e cosa fanno questi supertecnici? Mandano una lettera a noi per chiedere dove tagliare», i candidati dell’M5S che sono «un disinfettante naturale, uno sblocca cessi».
La folla per Beppe Grillo a Garbagnate Milanese
Poi Grillo insiste sul «miracolo» che il Movimento 5 Stelle sta facendo: «Quando si creano i vuoti politici, nasce il fascismo. Mezza Europa sta andando verso la xenofobia e il fascismo. Guardate la Grecia, l’Ungheria, la Le Pen quasi al 20% in Francia. Noi riempiamo quel vuoto. E non siamo fascisti, non siamo xenofobi. Non siamo violenti. Guardate questi qui, i candidati di Garbagnate. Che cazzo di violenza fanno questi qui? Il candidato sindaco ha 27 anni, si fa due pugnette al giorno. La violenza la fa sul suo corpo. Questa battuta è per Rete4… Poi non dirò più parolacce, così vi rovino il servizio…».
E lì sono iniziate le bordate contro «gli ultimi vagiti di tv e quotidiani, perché la televisione sta morendo e i giornali sono finiti», con l’appello ai militanti: «Non andate nei talk show e nei salotti tv! State fuori da queste trappole! Non abbiamo bisogno né di politici né di giornalisti! Li costringeremo a parlare con una sedia vuota!». Non mancano battute contro il Quirinale «che costa quattro volte Buckingam Palace» e contro Equitalia «deve essere chiusa domani mattina». «Non capisco quello che stiamo facendo», dice Grillo, «è una cosa troppo grande, è un esperimento di iperdemocrazia, lo capirò forse tra 5 o 6 anni».
E infine: «Ad Arese sono stato All’Alfa Romeo. È pazzesco: 2 milioni e mezzo di metri quadri abbandonati. Cosa ci fanno adesso? Un ipermercato, un parco giochi? Hanno tirato fuori le ultime cento famiglie, quelli che facevano la pulizia dei padiglioni. C’erano i poliziotti anti sommossa con uno sguardo che non ho mai visto. Vedevano i loro parenti, le loro sorelle, le loro madri… Anche loro sono cittadini prima di essere poliziotti, e prima o poi si rompono i coglioni e si girano dalla parte giusta…».
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