In rete ci sono idee, proposte, indignazioni, teste: non solo “illusioni”, caro Corriere

In rete ci sono idee, proposte, indignazioni, teste: non solo “illusioni”, caro Corriere

Nell’editoriale di oggi, sul Corriere della Sera, Giovanni Sartori dice molte cose interessanti. Alcune condivisibili, altre meno. Tutte hanno il tono del senso di superiorità intellettuale di un grande uomo di studi (Sartori) che guarda come insetti sia Berlusconi che Grillo: giusto i due fenomeni del consenso popolare e quindi democratico. Ma c’è un passaggio, un punto, in cui Sartori tradisce in pieno ciò che di Grillo le vecchie élite italiane non riescono a capire, a vedere. Come Berlusconi ha capito a suo tempo le tv, così Grillo ha capito “i blog”. Sì, proprio così: i blog.

Ecco, è banale qui dirlo, ma Grillo non ha capito semplicemente “i blog”: ma un intero mondo che ormai si forma un’opinione solo e tutta in rete. E non è un popolo di bestie solo perché si consuma gli occhi leggendo – voce del verbo leggere – ma invece della carta ha di fronte, tutti i giorni, uno schermo luminoso. Se la borghesia italiana vuole prendersi il ruolo che storicamente spetta alle borghesie produttive (quelle produttive, quelle dei rentiers hanno sempre avuto ben altri ruoli) farà bene ad aggiornare i suoi strumenti, a capire dove va il mondo.

E a capire, in definitiva, che non è Grillo che cavalca la rete (o i blog), ma che chiungue vuole vincere in modo democratico, nel mondo di oggi e di domani, o sa parlare alla rete e nella rete, o non sa parlare proprio.

Se le illusioni volano in rete, di Giovanni Sartori 

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