Sicilia, Lombardo in scadenza continua a regalare poltrone

Sicilia, Lombardo in scadenza continua a regalare poltrone

Non si ferma la raffica di nomine di Raffaele lombardo. Ieri prima di tornare nella sua Catania per trascorrere il weekend con i familiari, ha rinnovato le consulenze di tre uomini di fiducia. A Biagio Semilia, che ha curato la comunicazione online del governatore, è stata rinnovato il contratto fino al 30 settembre. Stesso discorso vale per Giuseppe De Santis e Giuseppe Montalto. Poi ha rinnovato i cda di altre due partecipate: l’Italkali e l’Ast. 

«Impediamo a Lombardo di effettuare nomine prima delle elezioni», tuonava l’altroieri il capogruppo all’Ars del Pid (Popolari Italia Domani) Raimondo Maira. Il governatore regionale siciliano, Raffaele Lombardo, a circa sessanta giorni dalle annunciate dimissioni, «mi dimetterò il 28 luglio», ormai orfano del sostegno del Partito democratico, dà il via libera ad una raffica di nomine con l’obiettivo di rafforzare la nuova maggioranza Mpa-Fli-Api-Mps. D’altronde, dice a Linkiesta una fonte autonomista, «ogni scelta, d’ora in poi, sarà mirata alla conquista del consenso e al rafforzamento del territorio».

Detto, fatto. Così ieri di buon mattino il governato regionale ha nominato il nuovo liquidatore dell’Ente acquedotti siciliano: Dario Bonanno, un ex consigliere comunale dell’allora An, e candidato alle ultime amministrative di Palermo come consigliere comunale, manco a dirlo, in quota Mpa. Poi è passato al capitolo “CineSicilia”, una di quelle società inutili descritte da Linkiesta qualche giorno fa. All’interno della quale sono entrate in cda l’ex vice coordinatore di Fli Toscana, Massimiliano Simoni, l’ex vice presidente del Teatro Stabile di Catania Ersilia Saverino, vicinissima a Lombardo, e l’ex dirigente dell’ufficio scolastico regionale Guido Di Stefano. Ma non è finita. Il governatore regionale ha inviato un commissario ad acta all’Ato idrico di Agrigento: si tratta di una vecchia conoscenza della Rete di Orlando, il dirigente Giuseppe Taverna.

Capitolo a parte merita la nomina di consulenti esterni che dovranno vagliare «le domande di altri esperti, che dovranno costituire un pool con il compito di attuare il piano energetico negli enti locali». Un paradosso per una Regione che ha 17.500 dipendenti.

In sostanza il dipartimento Energia della Regione si rivolge all’esterno perché «non ha personale a sufficienza per valutare all’incirca 200 curricula». Il dirigente generale dell’Energia Gianluca Galati motiva la scelta così: «Abbiamo deciso di rivolgerci all’esterno perché per valutare le domande occorrono professionalità di alto livello, non a caso ho nominato docenti universitari che mi sono stati indicati dai rettori».

I quattro esperti esterni “di alto livello” avranno un compenso di 3.790 euro «per vagliare entro 15 giorni i curricula» dei 13 esperti esterni che dovranno “affiancare le amministrazioni comunali nella progettazioni di impianti da energia rinnovabile e far fronte alle nuove competenze che il piano energetico affida agli enti locali”.

Piccolo particolare: il piano energetico che affida ai Comuni nuovi compiti, come la competenza sugli impianti inferiori a 1 MW, non c’è ancora. In realtà è stato approvato da più di un anno, ha anche ottenuto il via libera della Cga, ma per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale dovrà prima essere firmato dal governatore regionale Raffaele Lombardo. Ma c’è ancora tempo, tanto il presidente si dimetterà il 28 luglio. 

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