Roberto Formigoni non si presenta in consiglio regionale per discutere di Expo 2015, ma si prepara a mettere mano alle nomine dei dirigenti negli ospedali e nell’assessorato alla Sanità di regione Lombardia. Accerchiato dalla procura di Milano sugli scandali della Fondazione Maugeri e del San Raffaele, con un avviso di garanzia e un invito a comparire sul groppone per corruzione e finanziamento illecito, il governatore di regione Lombardia ha deciso di rifare il look alla sanità lombarda. Lo fa in accordo con la nuova Lega Nord di Roberto Maroni. Il Celeste ha discusso con il segretario federale la scorsa settimana, con tanto di cafferino finale.
Lunedì prossimo sarà fatto il punto della situazione insieme con gli alleati. A quanto trapela il direttore Pasquale Cannatelli abbandonerà l’Ospedale di Niguarda per spostarsi in quello di Monza. Mentre non è detto che il direttore generale alla Sanità Carlo Lucchina lasci da subito il posto a Roberto Albonetti, direttore generale dell’assessorato Istruzione. Semplici voci, rumors. Che segnalano però come i leghisti – in primis il nuovo segretario Matteo Salvini – vogliano contare di più in un settore dove la parte del leone la fa sempre Comunione e Liberazione: il posto di Albonetti potrebbe andare a un padano.
Del resto, Maroni e Salvini avrebbero espresso i loro mal di pancia sia verso Lucchina sia nei confronti del loro assessore alla Sanità, il medico di Bossi Luciano Bresciani. Al momento, se sul primo circola voce di una sostituzione imminente (o a settembre), sul secondo sono solo ipotesi: il Carroccio avrebbe intenzione di sostituirlo per il timore dell’arrivo di nuovi avvisi di garanzia. Formigoni sta comuque preparando per lunedì una rivoluzione di posti che potrebbe regalare diverse sorprese.
In partenza sicura è dato appunto Cannatelli, direttore generale di Niguarda, con a carico due indagini della procura di Milano per appropriazione indebita e associazione a delinquere in altre indagini, differenti da quelle sul San Raffele e Fondazione Maugeri. Cannatelli comanda da quasi 10 anni uno degli ospedali più grandi del capoluogo lombardo e sotto la sua direzione non sono mancati gli scandali, come le riunioni di affiliati della ‘ndrangheta ai piani alti dell’azienda ospedaliera, tra le maglie delle inchieste di Ilda Boccassini. Al suo posto potrebbe arrivare Francesco Beretta, ora agli Ospedali Riuniti di Monza, anche lui vicino a Comunione e Liberazione: c’è chi parla di uno scambio alla pari, con Cannatelli in arrivo in Brianza.
Più complessa la situazione di Lucchina – anche lui due indagini sulla testa. Il direttore generale incontrerà domani i direttori generali degli ospedali lombardi per fare il punto della situazione prima delle vacanze. Tempo di saluti? A quanto pare il potente direttore generale non ha la minima voglia di farsi da parte Ma Formigoni in tandem con la Lega sta facendo pressioni per sostituirlo, cercando di trovargli un ruolo comunque di spessore nell’amministrazione regionale. A prendere il suo posto potrebbe essere Albonetti, anche lui di area ciellina, direttore generale dell’assessorato a Famiglia e Istruzione in mano a Giulio Boscagli, cognato del Celeste.
E qui entra in gioco la Lega. In sostituzione di Lucchina o di Albonetti, Maroni e Salvini avrebbero sottoposto a Formigoni nomi come quello di Walter Locatelli, direttore generale della Asl 1 di Milano o di Maria Cristina Cantù, maroniana di ferro, ora alla Asl di Gallarate. Ma il governatore non vuole cedere così facilmente posizioni che regolano i meccanismi della sanità lombarda: ha pronta una sua lista di nomi da sottoporre agli alleati.
In ogni caso, a poco a poco, il Carroccio continua a rosicchiare posizioni al sistema di potere ormai ventennale di Comunione e Liberazione. All’ultima tornata di nomine all’Asl di Varese è arrivato Jonny Daverio, componente della band musicale di Maroni, i Distretto 51. Ma sono anche diversi ospedali quelli in cui i padani hanno messo le loro bandierine. Del resto, se si andasse a votare nel 2013 prima del termine del mandato in accoppiata con le politiche (come noto Formigoni potrebbe candidarsi), il candidato di centrodestra dovebbe essere leghista.
@ARoldering