Mi consentoConte vada pure in panchina, tanto la squalifica è una pagliacciata

Conte vada pure in panchina, tanto la squalifica è una pagliacciata

La questione è nota, oggi se ne occupa persino La Stampa. Dove sistemare Antonio Conte la domenica? Il quotidiano torinese, ovviamente filo-bianconero, ne fa una questione di educazione (dei tifosi) e lascia parlare l’imparziale Carrera, allenatore in seconda. Noi, che filo-juventini non siamo (almeno questo), poniamo un’altra questione.

Antonio Conte è, fino a sentenza contraria, un allenatore che ha chiuso un occhio, anzi tutti e due, di fronte a partite “accomodate” del suo Siena. Per questo motivo è stato condannato dalla giustizia sportiva a dieci mesi di stop per omessa denuncia. Ora non stiamo qui a discettare sulla credibilità del suo accusatore, Filippo Carobbio. Non è più il tempo e lo stesso Conte provò a patteggiare la pena. C’è stata una sentenza. Conte è stato squalificato. Quindi Conte è uno che ha avallato chi ha barato.

Ma il punto è un altro. In che cosa consiste la squalifica dell’allenatore della Juventus? Nel non potersi accomodare in panchina quando gioca la sua squadra. Durante la settimana è infatti libero di dirigere gli allenamenti, insomma di svolgere il proprio lavoro. Sul punto ci fu una polemica sollevata da Zdemek Zeman, contro cui insorse l’intero mondo del calcio compreso il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli, moralista a giorni alterni.

Ma torniamo a bomba, durante la settimana Conte può allenare. E quando si gioca che succede? Quando si gioca, Antonio Conte si accomoda in tribuna. Anzi, in tribuna è poco. A lui, che ha violato le regole dello sport, non si sa perché l’area sponsor riserva uno spazio esclusivo. Da dove, e questo è il punto, di fatto lui telecomanda la panchina. “Sposta Pirlo, metti Quagliarella, parla con Bonucci”, insomma fa l’allenatore.

Nella sostanza, questa squalifica di Conte è una pagliacciata, la solita pagliacciata all’italiana. Ma se può allenare durante la settimana e guidare la squadra la domenica, allora che cosa sta scontando il tecnico della Juve così brillantemente fotografato dall’imitazione di Crozza? A questo punto, per evitare l’ennesima ipocrisia italiota, varrebbe la pena di farlo accomodare direttamente in panchina. Tanto, non c’è alcuna differenza.  

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