Portineria MilanoIl Pd sta con Napolitano ma alla festa di Milano invita Ingroia

Il Pd sta con Napolitano ma alla festa di Milano invita Ingroia

Nonostante le critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati, continuano le passerelle «politiche» estive del magistrato Antonio Ingroia alle feste di partito. Questa volta, però, non è la Sinistra e Libertà di Nichi Vendola ad accogliere il pm di Palermo al centro in queste settimane di una aspra polemica con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulle inchieste per le stragi di mafia del ’92. E’ il Partito Democratico di Milano, infatti, a organizzare un incontro venerdì 14 su «Corruzione, Legalità e Diritti», dove Ingroia discuterà con Giovanni Pellegrini e Claudio Sardo, quest’ultimo direttore dell’Unità.

L’evento rischia di creare ulteriori spaccature all’interno dei democratici, alle prese, al solito, con le divisioni tra l’appoggio alla magistratura e quella al Capo dello Stato. Tra i democrat meneghini non c’è particolare entusiasmo per l’evento, ma nessuno vuole scomporsi o prendere posizione: la solita via di mezzo del Partito Democratico. 

Va precisato che nelle scorse settimane la segreteria nazionale di Pierluigi Bersani aveva chiesto alla dirigenza meneghina di seguire con attenzione il dibattito tra Napolitano e Ingroia, con tutto lo sciame di polemiche che ne è seguito sul Fatto Quotidiano e Repubblica. 

Non è servito a molto. Il pm palermitano parlerà nell’ambito di uno degli eventi organizzati dal giornale fondato da Antonio Gramsci. Ma di fatto si tratta di una passerella a una festa del Pd milanese. Lo stesso Matteo Mangili, responsabile organizzativo dell’evento, spiega di aver dovuto cambiare «la data dal 15 al 14» per impegni lavorativi proprio di Ingroia. Il titolare insieme con Nino Di Matteo delle inchieste per le stragi di mafia hanno già risposto in queste ore alle critiche che sono state loro mosse dal presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli. 

«Nè io nè i colleghi Antonino Di Matteo e Giancarlo Caselli abbiamo espresso ieri critiche nei confronti del Capo dello Stato. Secondo me sono polemiche fuori luogo. Come in ogni dibattimento ciascuno è responsabile delle proprie opinioni, ma noi siamo rimasti impassibili», ha spiegato Ingroia a chi gli chiedeva di non partecipare a eventi in dissenso nei confronti del presidente della Repubblica. 

Proprio lunedì scorso, alla festa del Pd di Palermo, Ingoria aveva spiegato le affinità che lo legano ai democratici. «Non c’è dubbio»ha spiegato «che sono anni che partecipo a dibattiti a feste del Pd come questa. Con molti del Pd la pensiamo allo stesso modo sul tema della lotta alla mafia. Con altri esponenti di altre parti politiche, non posso dire la stessa cosa».  

Oltre al magistrato palermitano spicca tra gli ospiti anche Giulio Tremonti, l’ex ministro dell’Economia, in una dibattito con al centro il riformismo. E infine, forse per calibrare la presenza di Ingroia, ci sarà pure un incontro a cui prenderà parte Gianni Cervetti, tra i consiglieri più illustri di Napolitano. Basterà?

«Un momento irrinunciabile e ambizioso, in cui il nostro partito incontra la città, propone e ascolta, e che quest’anno ospita la Festa Nazionale dei Diritti», ha definito la festa, che si svolgerà da giovedì 13 a lunedì 24 settembre, il segretario metropolitano milanese Roberto Cornelli. Sarà anche “ambizioso”, ma invitare Ingoria, mugugnare senza metterci la faccia e ribadire pieno appoggio alla linea-Napolitano ricorda tanto i “ma anche” veltroniani: e come è andata a finire lo ricorderete tutti…

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