E d’improvviso l’associazione nazionale magistrati riscopre che un magistrato non può fare dichiarazioni politiche. Dopo un letargo di circa vent’anni, l’Anm si ridesta dal suo torpore e guarda caso bacchetta quelle toghe che alla festa del Fatto quotidiano non hanno preso le distanze dagli attacchi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutto giusto, per carità. È una svolta storica, che va salutata con grande gioia per la democrazia. Resta solo il dubbio che l’Anm non si sia soffermata su quella fonte del diritto chiamata consuetudine.
10 Settembre 2012