Cody Wilson
Voleva sfruttare le potenzialità delle stampanti 3D per fabbricare pistole e fucili nuovi di zecca. Ma il progetto, coordinato da uno studente di legge dell’Università del Texas, è stato interrotto quando la compagnia che gli aveva spedito il sofisticato aggeggio ha inviato uno staff di tecnici a casa sua per bloccare l’operazione. «Non l’ho neanche tirata fuori dalla scatola», ha detto il ventiquattrenne Cody Wilson, coordinatore del Defense Distributed, il collettivo online responsabile del progetto “Wiki Weapon”. L’obiettivo era quello di disegnare, testare e poi condividere in Rete le modalità di stampa a tre dimensioni delle armi.
Wilson e il suo Defense Distributed speravano di rivoluzionare il sistema del controllo statale sul possesso di armi negli Stati Uniti. «Cosa faranno i governi se un giorno dovranno gestire la possibilità che ogni cittadino abbia accesso a un’arma da fuoco semplicemente attraverso Internet? Proviamo a vedere», scrive il gruppo sul suo sito web.
Il progetto, partito a luglio, è riuscito a raccogliere in Rete ben 20 mila dollari di finanziamenti, ha assicurato Wilson. Ed era pronto a partire. «Vogliamo dimostrare questo principio: che una pistola si può stampare», ha detto Wilson a Forbes. E «anche se il design non è ancora facilmente gestibile», continua, «non importa: c’è comunque la garanzia di letalità».
“Garanzia” che, come riporta l’Huffingotn Post Usa, al momento dovrà restare in sospeso. Dopo che la compagnia produttrice della stampante 3D, la Stratasys, ha fatto sapere che questo business non è gradito. Secondo quanto riportato dal sito del Defense Distributed, i legali della compagnia ritengono il progetto «illegale». Anche perché Wilson non possiede alcuna licenza per il possesso di armi.
Il progetto che ha ispirato Wilson e colleghi è quello messo a punto da Michael Guslick’s, che già aveva stampato in tre dimensioni una pistola e un fucile semiautomatico in plastica e metallo. Ma pistole metal-free, come quelle di Wilson, non sarebbero visibili al metal detector degli aeroporti. E quindi illegali.