Ma adesso per chi voteranno “i marxisti per Tabacci”?

Ma adesso per chi voteranno “i marxisti per Tabacci”?

«Sarò duro con i traditori del socialismo»: a parlare è l’inflessibile compagno Bruno Tabacci, dalle colonne de L’Unità la settimana scorsa. Il “rosso” di lunghissimo corso, che può vantare un’infanzia trascorsa nelle migliori scuole di Mosca, mette in guardia chi cercherà di ingannarlo. Se non ci volete credere, fate bene. Ma se volete farvi una risata, allora siete nel posto giusto. E il “posto giusto” è la pagina Facebook di Marxisti per Tabacci, probabilmente il risvolto più genuinamente divertente di queste Primare democratiche giunte quasi a conclusione (insieme al video dell’elettore tipo, realizzato dai ragazzi de Il Terzo Segreto di Satira). 

La pagina, creata sul social network ad ottobre come uno scherzo per pochi, ha già raccolto oltre 16mila “mi piace”. Divertente constatare che la pagina ufficiale di Tabacci, aperta da oltre quattro anni, ne ha soltanto 2.927. La scelta operata dai Marxisti non è casuale, ma assume dei precisi contorni politici: «Perché un marxista dovrebbe appoggiare un democristiano?», si legge nella sezione informazioni. «Perché, ora come nel 1800, per un marxista ciò che importa è la gestione dei mezzi di produzione, l’economia. E nel 2012, in Italia e nel mondo, il nemico principale del marxismo è indubitabilmente il neoliberismo», rappresentato evidentemente da Bersani & co.

Grazie a centinaia di contributi postati dagli utenti, la pagina dei Marxisti per Tabacci è diventata, giorno dopo giorno, un punto di riferimento per la campagna elettorale “alternativa” dell’ex presidente della Regione Lombardia. Una «guida tabacciana al socialismo reale» che può vantare anche diverse sezioni locali – Firenze, Palermo, Belluno, Trapani – e differenti mozioni: le più gettonate sono la Lev Trotsky e la Guccini. Certo, non avrà portato voti, ma ha sicuramente contribuito a rendere più simpatico il personaggio. Al grido, quanto mai “sentito”, di «VIVA TABACCI, VIVA IL SOCIALISMO!».

Se il sonno della ragione genera mostri, la noia delle primarie dà vita a divertenti pagine Facebook. Così, oltre ai social-democristiani dal cuore russo, ecco apparire tante altre chicche web. Il candidato preso di mira più spesso è Matteo Renzi. Agli atteggiamenti del sindaco di Firenze, accusato di strizzare l’occhio al centro-destra, sono dedicate Renziani x Romney – secondo cui «La sinistra del domani è la destra» – e Renziani x Alfano. Bisogna sottolineare il colpo di classe del “per” trasformato in “X”, simbolo del linguaggio giovanile tanto caro allo sidante toscano.

Splendida anche Renziani x Bersani, con il segretario che ricambia il favore attraverso “Bersaniani per Renzi“. Il Fair Play prima di tutto, anche durante una sfida politica così accesa. A chiudere, ecco l’involontaria autoironia offerta da “Renziani Contiamoci“, che vanta la miseria di otto mi piace. E Vendola? Vendola ha la sua personalissima “Vendoliani per Bersani”. Attenzione però, qui di tutto si tratta fuorché di uno scherzo. Già, perché il governatore della Puglia ha davvero appoggiato la candidatura dell’amico Pierluigi in vista di domenica. Ora resta da capire con chi si schiereranno i marxisti. La vittoria è appesa a un filo.

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