Arriva l’anno nuovo ma costerà 1500 euro in più a famiglia

Arriva l’anno nuovo ma costerà 1500 euro in più a famiglia

Le previsioni per il 2013 non sono buone. Non c’è bisogno di osservare la situazione economica globale per dare questo giudizio, basta lo stretto dettaglio delle spese: aumenteranno. Secondo i dati pubblicati da Adusbef e Federconsumatori, le spese in più previste a famiglia toccheranno i 1490 euro. Si tratta di calcoli che tengono conto dell’aumento dell’Iva, previsto da luglio 2013, che arriverà al 22% (con le addizionali territoriali) fino ai rincari decisi per legge, come quello delle multe stradali. Ma basta guardarne alcuni per capire che si dovrà stingere la cinghia.

Gas ed elettricità
Secondo le decisioni dell’Autorità per l’Energia, la tariffa del gas aumenterà dell’1,7%, cioè 22 euro all’anno. La crescita non è dovuta al costo della materia prima, che ha inciso per lo 0,2%, ma all’adeguamento delle tariffe di trasporto, stoccaggio e distribuzione del gas.
Per quanto riguarda l’elettricità, si prevede una leggera diminuzione: l’1,4% in meno, dovuta a una diminuzione dei prezzi all’ingrosso.

Autostrade e trasporti
Le autostrade aumentano: in media, del 2,9%. Non sono soddisfatti i gestori delle concessioni, che chiedevano più libertà (almeno un punto in più). La situazione varia da autostrada ad autostrada. Tutte quelle gestite da Autostrade per l’Italia (sono 17, tra cui l’A1 e l’A4) avranno un aumento del 3,4%. Il picco lo tocca il raccordo autostradale della Val d’Aosta, verso il Monte Bianco, che sale del 14,44%, ma anche il Veneto fa sul serio, con aumenti del 12,63% per le Autostrade Venete e del 13,19% sulla loro tratta dell’A4.

Tassa sui rifiuti
La Tares è la nuova tassa del 2013 (anche se prevista nel “Salva-Italia” del 2011): sostituisce Tarsu , Tia1 e Tia2 (a seconda del prelievo utilizzato dal Comune) e va a coprire in modo completo il servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, con insieme l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade. Si pagherà prima e di più. Non è prevista una percentuale, ma un aumento di 30 centesimi (che i Comuni possono portare a 40) per ogni metro quadrato di immobili utilizzati a qualsiasi titolo.

Canone
Aumenta anche la tassa sul canone Rai. Come si premura di ricordare anche lo spot televisivo, quest’anno la tassa sul possesso dell’apparecchio (“Puoi farci quello che vuoi, ma devi pagare”) è di 113, 50 euro. Si tratta di 1,50 euro in più rispetto al 2012. Per rinnovare si può fare tutto in un colpo solo, entro il 31 gennaio. Oppure a rate: o due di sei mesi (da 57,92 euro e co scadenze il 31 gennaio e il 31 luglio) o quattro di tre mesi (30,16 euro ciascuna, a gennaio, aprile, luglio e ottobre). Ma le cose non sembrano destinate a finire con il 2013. Come aveva detto Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, in occasione dell’approvazione del budget 2013, «il canone risulterà essere l’unica voce di ricavo in lieve incremento anno su anno».

Multe
Saliranno anche gli importi delle sanzioni per chi commette irregolarità al volante. Un provvedimento automatico: si tratta dell’adeguamento biennale all’inflazione, che in questo caso vede un aumento del 5,7%. Il tutto calcolato in base all’ultimo indice prezzi Istat (Foi). In soldoni (è il caso di dirlo), per un divieto di sosta si passerà da 39 euro a 41 euro, e per chi passa con il rosso la multa salirà da 154 euro a 163. I soldi derivanti dalle multe con autovelox della polizia locale saranno girati, per il 50%, all’ente che possiede la strada.

Poste
Rincari anche per le tariffe postali. Aumenta il prezzo dei francobolli per le cartoline (da 60 a 70 centesimi), una lettera media costerà il 35% in più mentre una raccomandata passa da 3,30 euro a 3,60. il ritocco previsto in una delibera dell’Agcom approvata alla Vigilia di Natale comprende anche il prezzo per gli invii della corrispondenza all’estero: l’Europa e il Bacino del Mediterraneo costeranno 10 centesimi in più.

Il tutto va aggiunto ad altri balzelli: come il bollo sui conti correnti, che raggiungerà la non proprio risicatissima quota di 34,2 euro. Riguarderà tutti i conti, tranne due casi: i conti base (offerti a chi, secondo l’Isee, ha meno di 7500 euro) e quelli con una giacenza media sotto i 5000 euro. Oppure un’altra tassa, che a fine anno, poi, si verserà lo 0,15% sul valore di tutti gli investimenti finanziari, compresi i conti di deposito on line, i buoni fruttiferi postali dal valore di rimborso superiore a 5000 euro. Anche questa tassa ha un importo minimo di 34,2 euro, ma sarà calcolata in percentuale sul valore del portafoglio. Nel 2013, infine, ci sarà anche la Tobin tax, un’imposta sul trasferimento di azioni e altri prodotti finanziari azionari creata con la legge di stabilità. Da marzo, la tassa sarà pari allo 0,12% sulle compravendite di titoli azionari italiani sui mercati regolamentati (sarà lo 0,22% nei mercati «over the counter», cioè non ufficiali). Per i derivati si pagherà invece, dal prossimo luglio, in cifra fissa da 0,1 euro a 100 euro a operazione.

Se poi si vuole, si può anche ricordare il rincaro di assicurazioni Rc auto, che Federconsumatori stima a 61 euro, o l’aumento della benzina, comprese le accise regionali, che arriva – a famiglia – a 132 euro. Oppure l’Iva, che passa al 22% (per beni di consumo come i vestiti, ma anche le prestazioni professionali) e l’aumento del prezzo dei trasporti, dai treni alle tariffe aeroportuali, a seguito del rinnovo dei contratti di AdR (per Roma), che in tutto fanno oltre 120 euro, il quadro è completo: quasi 1500 euro in più a famiglia. Buon anno. 

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