Non si parla d’altro, a Cortina. L’ospite (graditissimo) che ha acceso le vacanze invernali delle Dolomiti è il principe saudita Al Walid bin Talal bin Abd al Aziz al Saud. Un nome lungo e un seguito infinito: è arrivato con terza moglie, due figli e un almeno cinquanta tra camerieri e collaboratori. «Un ospite importante, siamo orgogliosi di averlo qui», spiega il direttore dell’Hotel Cristallo, dove il principe ha preso cinquanta stanze fino al sei febbraio. Ma come ha fatto un principe arabo a scoprire Cortina? «Eh, io viaggio spesso in Medio Oriente..», spiega il direttore. Come si premura di raccontare il Corriere, Al Walid bin Talal bin Abd al Aziz al Saud è anche socio di Silvio Berlusconi.
Meglio che con i Vanzina: il principe cerca privacy, ma è seguito dappertutto. Al cinema ha risolto affittando, per 3mila euro al giorno, una sala tutta per sé («sì, ma solo dalle otto di sera», precisano). Per i film ha fatto ordinare alcune pellicole in lingua originale («in inglese. Alcuni titoli che aveva chiesto non siamo riusciti a trovarli») e altre se le è portate da casa. All’Eden di Cortina il digitale non è ancora arrivato (ma arriverà nel 2013). «Un film l’ha già visto», raccontano. «Ma con lui non erano tanti, nemmeno una dozzina».
Nel resto del tempo, per avere un po’ di pace, paga. Sulle piste, in funivia, nei rifugi e nei ristoranti. I soldi, è banale dirlo, non sono un problema per lui: è il tredicesimo uomo più ricco del mondo. Ha alberghi, ville, auto di lusso e moto tempestate di pietre preziose. Un po’ pacchiane, forse, ma efficaci a far capire di chi si parla. E con il suo seguito, ha portato un po’ di novità a Cortina, quache pubblicità e un po’ di denaro. In tempi come questi, un principe arabo fa la differenza. «L’importante è che si trovi bene», spiega il direttore del Cristallo. «Così, poi, ritorna».