A un anno dallo scoppio del ‘caso Deiulemar’, per gli oltre 10mila obbligazionisti coinvolti nel crack da più di 700 milioni di euro della compagnia armatoriale di Torre del Greco si è aperto un piccolo squarcio di luce.
Il presidente del Comitato dei Creditori, l’avvocato Pino Colapietro, ha infatti reso noto che il Tribunale di Torre Annunziata ha emesso «provvedimenti di sequestro conservativo dei beni mobili, immobili o dei crediti appartenenti o nella disponibilità» dei nove imputati del tracollo fraudolento del gruppo armatoriale (tutti membri delle famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo, fondatrici di Deiulemar), per una somma accertata di 1,25 miliardi di euro. Il Tribunale inoltre ha fissato al 21 febbraio l’udienza per il riconoscimento della società di fatto tra i soggetti di cui sopra.
Il che significa che, qualora fosse riconosciuta tale società di fatto, i creditori potranno rivalersi non solo sui beni, scarsi dope le operazioni di ‘svuotamento’, della Deiulemar Compagnia di Navigazione, verso cui sono formalmente debitori, ma anche su tutte le attività ricondotte ai suddetti imputati: non solo quelle di Deiulemar Shipping e Ledi Shipping (le società ‘contenitore’, dichiarate fallite ad ottobre e dicembre, sui cui beni maggiori, però, la flotta composta complessivamente da 16 navi, pendono ipoteche e crediti privilegiati), ma tutto il complesso network di aziende immobiliari, trust e società offshore ricostruito dai giudici e dalla Guardia di Finanza nei mesi scorsi.
I nove imputati (per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa aggravata ai danni dello Stato, infedele dichiarazione dei redditi, riciclaggio e raccolta abusiva del risparmio) nel frattempo saranno penalmente giudicati a Roma l’11 marzo, posto che la Cassazione, il 13 febbraio, non risolva l’eccezione sulla competenza territoriale del giudizio riaffidando anche il processo penale al Tribunale di Torre Annunziata. Quest’ultimo ha intanto fissato per il 10 maggio l’udienza atta a discutere la citazione in giudizio di Consob, Collegio sindacale di Deiulemar Compagnia e KPMG (revisore dei conti), avanzata dai legali degli obbligazionisti alcuni mesi fa.
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