Sugli scaffali del supermercato arrivano i sensori 3D

Sugli scaffali del supermercato arrivano i sensori 3D

Cosa metto nel carrello? Questo, o quello? O quell’altro laggiù? La scelta di acquisto, quando ci troviamo davanti ad uno scaffale del supermercato, può diventare anche parecchio complicata. Certo, nella maggior parte dei casi, se vogliamo comprare un prodotto conosciuto, andiamo sul sicuro. Ma non di rado siamo invogliati a cambiare, a sperimentare un’altra marca, ad approfittare di un’offerta. Non aiuta certo, in questo, l’enorme scelta che i supermercati, oggi, offrono al cliente.

Prendendo spunto da questo, la casa di produzione tecnologica statunitense Primesense ha sviluppato Shopperception, un sistema in grado di analizzare i nostri movimenti davanti agli scaffali. A che pro? Monitorare quali prodotti attirano maggiormente l’interesse dei clienti e quali invece vengono sistematicamente ignorati. Attualmente, infatti, i commercianti conoscono solamente la quantità dei prodotti acquistati, ma non possono conoscere con precisione dove “cade l’occhio” dell’acquirente in procinto di effettuare la propria scelta.

Attraverso un sensore 3D – piccolo, quasi invisibile – posizionato sullo scaffale, ed un processore che capta il segnale trasmesso, il sistema traccia in tempo reale la mappa degli spostamenti effettuati dal cliente. I dati così raccolti, poi, vengono elaborati, trasformati in grafici di facile lettura ed inviati su un’app che li rende consultabili direttamente dallo schermo di uno smartphone. Così il direttore del supermercato o il responsabile del settore possono, in tempo reale, effettuare modifiche sulla disposizione dei prodotti oppure sulla merce in offerta.

Allo stesso modo, Shopperception potrebbe interessare anche ai grandi marchi che, applicandolo in determinati punti vendita, potrebbero capire l’impatto e l’andamento di una campagna marketing o di un restyling della confezione di un prodotto. Presentato a margine del CES, a Las Vegas, il sistema è attualmente in fase di sperimentazione in alcuni negozi americani. E ha già ricevuto la benedizione di Lance Ulanoff di Mashable, che lo ha definito “lo shopping del futuro”. Sarà davvero così?

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