Fermare il declino: se ne va anche il Comitato Garanti

Dopo l’addio di Zingales di ieri, un’altra tegola colpisce il movimento di Giannino

Il comitato dei garanti di Fermare il Declino? Non c’è più. È scomparso. Di sicuro, dal sito (la pagina, che prima era accessibile al pubblico, ora è bloccata). Ma quello che è peggio, è che – dicono – è scomparso anche nella realtà. La prima voce è stata quella del nostro collaboratore e blogger Riccardo Puglisi, che lo ha comunicato sul suo twitter, suscitando qualche polemica.
 

La notizia, se confermata (Puglisi scrive che è certa), sarebbe un’ennesima tegolona in testa al povero Oscar Giannino, già colpito ieri dalle dimissioni di Luigi Zingales, economista di spicco del suo partito, perché lo stesso Giannino avrebbe mentito sul suo curriculum accademico. Avrebbe inventato un master all’Università di Chicago Booth –ironia della sorte, proprio quella in cui insegna Zingales.

Se così fosse, proprio pochi giorni prima delle elezioni, Fermare il declino si starebbe sciogliendo, perdendo pezzi, credibilità e diversi elettori. Una Waterloo? Del resto, se la trasparenza era uno dei punti cardine e cardinali del programma di Fare, la bugia di Giannino (che sembra più debolezza che malafede) ha un suo peso, certo. (Anche Carlo Stagnaro, sempre su Twitter, sembra confermare l’ipotesi dimissioni, per «migliorare il controllo di coerenza tra programma elettorale e azione parlamentare»).

Anche se la baruffa sotto le urne ha un sapore strano, e molti si chiedono cosa ci sia sotto. Perché Zingales si accorge solo adesso? Perché i garanti non se la sentono più di garantire? Le ipotesi fioriscono, ma forse, sotto, non c’è nulla. Di sicuro, sembra che l’esperienza di Fermare il Declino, se anche il Comitato se ne va, stia implodendo. Fermati dal declino?

Oscar Giannino, intanto, annuncia di poter seguire le orme stesse del comitato, e di fare un passo indietro. Anche se decide la Direzione, il rischio è che il suo errore offuschi tutto il movimento. 

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