Appesi alla diretta streaming delle consultazioni con il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. Stanno qui, in quell’ora in cui si connetteranno a internet milioni di italiani, le ultime possibilità del segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani di formare un governo con i grillini e fornire al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano numeri «certi» alla Camera e al Senato nella serata di giovedì. Tra i fedelissimi del segretario credono nell’operazione “ribaltone” e confidano di poter scatenare il web con un appello al senso di responsabilità auspicato anche dal Capo dello Stato.
Nell’inner circle di Bersani si sta in queste ore studiando una strategia per ribaltare quella diretta streaming a favore del Pd o comunque per la costruzione di un esecutivo anche con i grillini, o almeno una fetta del gruppo al Senato, nello stile dell’elezione di Pietro Grasso alla presidenza. L’obiettivo di Bersani è in sostanza questo, come confermano alcune voci tra i democratici: sfruttare la rete e innestare tra gli elettori del M5s una reazione di responsabilità a catena che possa travolgere le resistenze di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. In pratica: superarli sul loro stesso terreno.
«È l’ultimo asso nella manica di Bersani» come lo definisce qualcuno che crede ancora nel segretario. Anche se allo stesso tempo, il “preincaricato”, continua a tenere aperte le porte di Popolo della Libertà e Lega Nord, offrendo loro «riforme condivise». Negli incontri con Angelino Alfano e Roberto Maroni non si sarebbe trovata ancora la quadra. Ma uno spiraglio sarebbe comunque ancora aperto, anche se Silvio Berlusconi continua a non dare via libera a «operazioni» di appoggio a palazzo Madama, nè al Carroccio nè al gruppo Gal.
Non a caso, Fabrizio Cicchitto lo ha detto nero su bianco: «Non è vero che dopo Bersani c’è il diluvio. Se il Pd non può rispondere positivamente alla richiesta del Colle sull’esistenza certa delle forze in grado di assicurare al governo la maggioranza al Senato, è auspicabile -sottolinea l’ex caogruppo alla Camera- che venga dato l’incarico ad una personalità che si muova in un quadro politico più aperto e più flessibile».
Ma prima dell’avvento di nuovi salvatori della patria, Bersani vuole giocarsi il tutto per tutto con i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle. A quanto pare la richiesta che le consultazioni venissero trasmesse in streaming è arrivata dai due capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi. In teoria, l’obiettivo dei grillini era quello di rendere visibile e non nascondere agli elettori possibili inciuci con i democratici, cercando di evitare nuovi casi come quello di Pietro Grasso al Senato.
E nelle ultime ore il «no» a Bersani è già stato ribadito dagli stessi cinquestelle. «Neanche se si butta ai miei piedi e mi implora di dargli un lavoro..»: ha detto la Lombardi «Il gruppo è compatto e lo è anche al Senato» spiega la deputata 5 Stelle che mette in conto anche la possibilità che il Pd presenti al M5S un nome super-partes per il governo. E poi svela: «Forse Bersani approfitterà della diretta streaming ma noi non cambiamo idea. Diremo di no».
Ma l’aria potrebbe cambiare. Si mormora che, a fronte della sbandierata unità, i grillini stiano riflettendo sull’opportunità di mostrare responsabilità per un governo che possa evitare «inciuci» con il Pdl di Berlusconi e la Lega Nord. Non solo. La strategia di Bersani di sfruttare la diretta streaming di domani mattina con un appello corale alla responsabilità, è coordinata con gli appelli delle ultime ore di una certa intellighenzia vicina al movimento di Beppe Grillo. Hanno parlato Franco Battiato, Fiorella Mannoia e Jacopo Fo. E si preannunciano nuovi appelli nei prossimi giorni
Del resto, nella serata di ieri Bersani è tornato a chiamare i partiti a unacorresponsabilitàe a chiedere che non sia impedita la formazione del governo. «Dall’inizio ho puntato sulla ricerca di un quadro di corresponsabilità anche nella distizione dei ruoli e delle funzioni», ha spiegato il segretario del Pd, per «chiedere che questo percorso non venga impedito. Punto. Cercando di trovare un quadro in cui ciascuno possa almeno parzialmente riconoscersi e prendersi la sua parte di responsabilita». Ma Grillo ci sarà? E gioverà più a Bersani o alle resistenze del M5s?