1958, I soliti ignoti di Mario Monicelli. La sua prima grande apparizione: il suo aspetto meridionale sembra condannarla a ruoli di questo genere. Ma la sua avvenenza le vale subito il soprannome di “Fidanzata d’Italia”
1959, Un maledetto imbroglio di Pietro Germi. Con Germi impara il mestiere davvero: sotto la sua guida impara a sentirsi a suo agio davanti alla telecamera
1959, La ragazza con la valigia, di Valerio Zurlini. Un film che mette in scena, senza saperlo, una delle cose più dolorose della sua vita: il figlio nascosto. L’interpretazione sarà meravigliosa e sofferta
1963 8/mezzo di Federico Fellini. È il primo film in cui l’attrice non è doppiata. E per merito di Fellini quella voce così caratteristica viene finalmente rivelata su grande schermo
1963 La ragazza di Bube di Luigi Comencini. Le vale il primo importante riconoscimento al suo lavoro di attrice, il Nastro d’Argento alla migliore attrice protagonista
1968 Il giorno della civetta di Damiano Damiani. Nel film di denuncia di Damiani interpreta la prostituta Gill, l’unico ruolo femminile di rilievo di tutto il cinema del regista
1971 Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata di Luigi Zampa. Claudia Cardinale recita con Alberto Sordi
1977 Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli. L’attrice torna al lavoro dopo circa due anni sabbatici. Le riprese si svolgano a Monastir, in Tunisia
1982 Fitzcarraldo di Werner Herzog. Fu girato in Amazzonia. «Più che un film (…) una specie di lotta per sopravvivere (…) una lotta contro il caldo terrificante, contro le mille difficoltà per girare in un posto fuori dal mondo», disse l’attrice