Beethoven in jeans. La musica classica scamiciata. L’ideatore è Matthieu Mantanus, giovane direttore svizzero belga, che ha sviluppato il format JeansMusic. Il suo sogno? Una musica sinfonica più democratica; più vicina al grande pubblico; “liberata” dalle rigidità accademiche e quindi godibile anche per un pubblico nuovo e non avvezzo ai concerti sinfonici e per i giovani.
Giovedì 20 giugno alle ore 21, a Milano, al teatro dell’Elfo (in corso Buenos Aires), Mantanus dirigerà Beethoven senza cambiare una virgola della partitura, ma de-strutturando il rituale della musica classica: la sua Jeans Symphony Orchestra suonerà in jeans e camicia, il pubblico potrà applaudire quando lo vorrà, senza timore di aver sbagliato momento e di essere zittito. «Basta passività, deferenza e soggezione: il pubblico sarà coinvolto», dice Mantanus, che parlerà prima dell’esecuzione per avvicinare la gente alla musica e per provare a far diventare il concerto un’esperienza forte e coinvolgente.
Mantanus ha 34 anni e ha iniziato a far musica a cinque. Dopo 15 anni di direzione di numerose orchestre in Italia e all’estero ha deciso di togliersi il frac ottocentesco e di “vestire” il palco con luci, video o animazioni per immergere lo spettatore nell’emozione della musica.
Biglietti a partire da 15 euro (+1,50 di prevendita)
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