Sono anni che sentiamo parlare di “vacanze intelligenti” ma, almeno in Italia, il concetto non ha ancora fatto presa: piaccia o meno, la maggior parte di chi può permettersi di andare in vacanza partirà nei prossimi due mesi. E magari proprio in questi giorni sta cercando l’offerta più conveniente.
Le prenotazioni “fai-da-te” su internet sono spesso quelle che garantiscono di spuntare il prezzo più basso ma più cresce il numero dei clienti più aumentano i trucchi per farcire i viaggi con costi aggiuntivi e servizi non richiesti. Una volta si poteva semplicemente prenotare un volo. Ora bisogna stare attenti ad acquistare solo il biglietto schivando la scelta del posto a sedere, la priorità di imbarco, il trasporto dei bagagli e una sfilza di promozioni per hotel e auto a noleggio. In alcuni casi queste opzioni sono già pre-selezionate e, se non le si rifiuta una per una, fanno lievitare il prezzo del biglietto. Un comportamento scorretto e più volte denunciato dalle associazioni dei consumatori, ma che si riscontra sulla maggior parte dei siti.
Così come l’applicazione di un sovrapprezzo per i pagamenti con carta di credito: nonostante le multe già comminate dall’Antitrust (70mila euro a Vueling e ben 400mila a Ryanair) chi paga un volo online con Visa o Mastercard continua a vedersi applicare una commissione (anche se più bassa di prima). La vicenda è di nuovo all’esame dell’Autorithy, che potrebbe sanzionare le compagnie addirittura con la sospensione del servizio fino a 30 giorni.
Un costo che si può evitare, invece, è quello dell’assicurazione di viaggio. Le polizze abbinate ai viaggi aerei, di solito, coprono rischi che le compagnie sono già obbligate per legge a garantire: cancellazione del volo o ritardi superiori a tre ore e perdita o danneggiamento del bagaglio. Nessuna norma prevede invece un risarcimento in caso di annullamento da parte del cliente. Questa eventualità, però, è rimborsata in circostanze particolari: infortuni e malattie – solo se si viene ricoverati in ospedale – morte, convocazione da parte delle forze armate o obbligo di residenza disposto dall’autorità giudiziaria.
Spesso è prevista anche un’assicurazione sanitaria. Anche in questo caso, se si viaggia in Europa, si è già coperti dalla nostra mutua: basterà presentare la tessera sanitaria elettronica rilasciata dall’Asl per dover pagare solo l’equivalente del ticket. In alcuni Paesi le prestazioni sono fornite gratuitamente; in altri bisogna pagare ma si può chiedere il rimborso alla propria Asl al rientro in Italia.