Tv, il tramonto implacabile del Grande Fratello

Il papà di tutti i reality in crisi

L’orizzonte del Grande Fratello non è mai stato così fosco. In Italia stanno partendo i provini per la tredicesima edizione, ma negli Stati Uniti, dove il Big Brother 15 è cominciato il 26 giugno, il format ha toccato, in una sola settimana, il punto più basso da quando è stato creato. E parliamo di un declino che tocca sia gli ascolti (bassissimi) che la percezione pubblica (disastrosa). E’ vero che ciclicamente, ogni volta che chiude un’edizione locale (successe la prima volta con quella australiana nel 2007) ci si chiede quanto ancora possa durare il primo e più famoso dei reality show. Ma i segnali di stanchezza e disgusto sono tanti, e quelli dell’ammiraglia americana contano molto più degli altri.

Innanzitutto, i provini quest’anno hanno rastrellato il peggio. In poco più di una settimana, 7 dei 16 partecipanti hanno già collezionato uscite come: «Dovrebbe baciarci il culo e portarci un po’ di riso», detto di una concorrente asiatica; «Attento che al buio quella puttana non si vede», detto di un’afroamericana, e via così. La Cbs (che manda in onda il reality) ha dovuto prendere le distanze con un comunicato ufficiale: «Ci rendiamo conto che alcune affermazioni dei nostri ospiti siano state offensive. Quello che viene detto dai concorrenti del Grande Fratello non rappresenta mai le opinioni ufficiali della Cbs o dei produttori del programma». 

Ma il vero problema è che il pubblico americano si è stancato. La puntata di debutto, il 26 giugno, era già stata al di sotto delle aspettative (la seconda più bassa di sempre). Le successive sono sempre state in calando, fino al 3 luglio, quando lo show ha fatto segnare il punto più basso mai toccato dal Big Brother nelle sue quindici edizioni, poco più di 5 milioni di spettatori. Se questa media venisse confermata, il format avrebbe perso più di 1 milione di spettatori dall’anno scorso (già molto basso, 6,79 milioni di media nell’arco della stagione), e con ascolti quasi dimezzati rispetto ai tempi d’oro, quando viaggiava sugli 8-9 milioni.



Cattivi, cattivissimi segnali per Mediaset, che già deve rimediare al disastro della dodicesima edizione, quella dei tre record negativi (audience più bassa, numero assoluto di spettatori più basso e maggior sconfitte rispetto alla controprogrammazione Rai). Dopo la pausa di un anno, Grande Fratello ripartirà nel 2014: Alessia Marcuzzi è stata confermata alla conduzione, ma il format è stato notevolmente asciugato. Niente più edizioni monstre, ma ritorno alla formula compatta dei 100 giorni. Anche il numero dei concorrenti è stato ridotto, quest’anno saranno solo 15 (nel 2011 erano entrati nella casa in 37). Basterà per salvare il GF da se stesso (e dai suoi concorrenti)? La selezione è già in corso, ma gli open casting per chi ancora crede nel realilty come scelta di vita cominciano il 22 luglio a Rimini.

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