I social non vogliono Mike di “Genitori in Blue Jeans”

È creazionista e ministro battista

In Italia lo ricordiamo ancora tutti come uno degli attori ragazzini più famosi degli anni ’80. Qui da noi Kirk Cameron, che oggi ha 43 anni, vive ancora nelle repliche di Genitori in Blue Jeans, dove era il figlio maggiore, lo scapestrato ma in fondo tanto bravo ragazzo Mike Seaver. Se pochi tra gli enfant prodige di Hollywood sono riusciti ad avere una carriera degna di nota anche da adulti, e la maggior parte si sono persi tra droghe e arresti, Kirk Cameron ha trovato Dio, e ne ha fatto una professione.

Oggi è il volto da copertina del cinema evangelico americano. Fa il produttore, l’attore e lo sceneggiatore di film ultra-cristiani, è leader di una congregazione (The Way of the Master) e si sta anche costruendo un solido profilo di agitatore di professione. Ultimi bersagli? Facebook e YouTube, accusati di voler censurare la sua fede e promuovere l’ateismo.
Tutto nasce dal trailer del suo ultimo film, Unstoppable, un documentario nato con l’obiettivo, nient’affatto ambizioso, di provare l’esistenza di Dio.

Unstoppable è programmato per un’uscita singola in sala, un solo giorno, una specie di evento nazionale, il 24 settembre. Con un unico giorno nei cinema, Cameron, che del film è sceneggiatore e narratore, aveva bisogno di creare un senso di anticipazione collettiva. Così ha cominciato a far circolare il trailer sui social network. In modo probabilmente troppo aggressivo, visto che Facebook lo ha bannato, bollandolo come «abusive» e «unsafe». In una parola, spam. Stesso destino su YouTube: video rimosso.

Cameron e i suoi non l’hanno presa benissimo (anche se forse non aspettavano altro): così è partita una campagna molto aggressiva per denunciare la dittatura dei social network e la loro ostilità alla fede. Sulla sua pagina fan (600mila iscritti), Cameron si è fatto fotografare imbavagliato con nastro brandizzato con i loghi dei social network nemici, chiedendo a tutti i sostenitori di battersi per un ritorno online del trailer. Risultato: l’ex ragazzino di Genitori in Blue Jeans ha vinto questa battaglia, e si è fatto fotografare trionfante con un lavagnetta che recita: “Sono un ateo guarito” e il link al trailer.

E pensare che Cameron,da ragazzino, si era pubblicamente dichiarato ateo. Al picco della fama, però, è diventato un cristiano rinato (come George W. Bush), ha fondato la congregazione The Way of the Ministry insieme al predicatore neozelandese Ray Comfort e ha dedicato tutta la sua immagine pubblica e la sua carriera all’evangelizzazione degli americani. Nel suo curriculum, ci sono tutte le classiche battaglie da evangelico oltranzista. Ha distribuito copie “rivedute e corrette” dell’Origine della Specie di Darwin (bollato in un’intervista come nazista), si è battutto contro i matrimoni gay, litigando anche con la sua vecchia famiglia di Genitori in blue jeans (la ‘sorella’ nella serie Carol, Tracey Gold, e il “papà”, Alan Ticke).

Unstoppable uscirà il 24 settembre, Facebook e YouTube gli hanno garantito un po’ di pubblicità gratuita e la chance di parlarne a tutti i media americani più importanti (che fino alla “censura” avevano per lo più ignorato il progetto). Dietro il film, a finanziare e promuovere, c’è anche la Liberty University della Virginia, il più grande ateneo evangelico del Paese, dove si insegna il valore scientifico del creazionismo e nel cui museo i fossili di dinosauri vengono datati come vecchi di 3mila anni, «una disgrazia per l’istruzione» l’aveva definita il biologo Richard Dawkins.  

Twitter: @FerdinandoC