Il Financial Times è in constante comunicazione con i suoi lettori grazie ai social media, e tutti i giornalisti sono incoraggiati a stimolare il dibattito. «È molto importante mostrare che parliamo con le persone, le ascoltiamo, e prendiamo in considerazioni i loro punti di vista», racconta a Journalist.co.uk Sarah Laitner, communities editor dell’FT. E i giornalisti sono anche propensi a utilizzare i social come fonte di notizie. Sara Laitner, che occupa questo ruolo da diciotto mesi, è stata in precedenza direttore dei blog, e prima corrispondente da Bruxelles. Di seguito i dieci suggerimenti di approccio ai social media del Financial Times.
La pagina Facebook del Financial Times ha oltre 700.000 likes, e il coinvolgimento degli utenti è la prova del fatto che Facebook non è solo una piattaforma di distribuzione di storie stravaganti, ma funziona anche per l’economia e gli affari.
1.Utilizzare la funzione di regionalizzazione di Facebook per parlare ai lettori di particolari Paesi.
L’FT ha una categoria di lettori globale e il team usa frequentemente la funzione di regionalizzazione di Facebook «per personalizzare l’esperienza dei nostri fan», spiega la Laitner.
Al culmine delle proteste in Brasile, a giugno, la Laitner e la collega Maija Palmer hanno deciso di domandare ai follower di Facebook che abitavano lì, cosa pensavano fosse necessario per porre fine alle proteste. «I brasiliani sono molto attivi sui social media e abbiamo ricevuto una risposta incredibilmente forte e premurosa dalla nostra communità», ha detto Sara Laitner. Le risposte sono state così forti che sono stati compilate e pubblicate come post su FT.com «uno dei quali fu l’articolo più letto in quel pomeriggio. È davvero possibile ottenere risultati abbastanza sorprendenti quando si postano notizie da diverse parti del mondo».
2. Utilizzare Facebook Question&Answers
Il Financial Time ha riscontrato successo nel proporre storie finanziarie ai lettori tramite Facebook Q&A, una funzione lanciata da Facebook all’inizio di quest’anno. Ecco un esempio di Q&A «che pone in contatto diretto i lettori con i giornalisti, dice la Laitner. Sembra che ci sia una visione secondo cui le storie di mercato e business non prenderanno mai piede sui Social network, ma noi registriamo un discreto interesse per questi argomenti. Non si tratta di un strumento passivo, in queste sessioni di Q&A i nostri lettori pongono delle domande ai nostri giornalisti sulle caratteristiche dei mercati finanziari, sulla formazione commerciale e altro ancora».
Oltre a proporre il Q&A, l’FT incoraggia anche i giornalisti a prendere parte alle discussioni su Facebook. «Quando mettiamo un grosso pezzo di analisi economica, solitamente riceviamo un sacco di commenti», ha detto Leitner, «domande che vengono sottoposte al giornalista, in modo tale da far avere una risposta al lettore».
3.Postare le infografiche
Come per le altre piattaforme sociali, anche su quella del Financial Times le infografiche scatenano un sacco di reazioni e interazioni.
«Per esempio questa infografica sulla questione se Singapore sia la prossima Svizzera è andata bene. Così come questo grafico con domande in cui abbiamo chiesto “dove trovano lavoro i giovani?” Oppure questa infografica su Apple e tasse e sulla questione se l’immagine di Apple sia stata danneggiata dalla scarsa trasparenza fiscale.
4.Controllare sempre come appaiono i post sui cellulari
Il mobile rappresenta ormai quasi il 50% del traffico di ft.com. Il team di analisti fornisce alla Laitner e ai suoi colleghi le statistiche sul traffico sociale e l’engagement sui diversi dispositivi, notando «un progressivo passaggio verso il mobile». È importante pensare a come i contenuti delle diverse piattaforme sociali appaiano su un’ampia gamma di dispositivi.
5.Creare due account di Twitter
Il Financial Times ha circa 50 account di Twitter, e pone particolare interesse per i due più famosi. @financial times, che ha circa 1,4 milioni di follower, cattura il flusso di followers tramite articoli autopostati, mentre @ft, con all’incirca 900mila followers, è alimentato da tweet della Laitner e dei suoi colleghi del pool di social media manager. «I due account separati offrono distinte esperienze per i followers, che così hanno una scelta. Questo è molto utile per i lettori: se desiderano un titolo più pulito possono andare su un account, se invece vogliono un tocco editoriale con alcune immagini, grafici, qualche commento sugli affari, possono optare per l’altro».
6.Lanciare degli hashtag per parlare con i lettori e per fare crowdsourcing
L’FT ha lanciato diversi hashtag. Uno dei più riusciti era legato a una recente grafica interattiva sul valore dei dati personali. I lettori sono stati in grado di diventare parte della storia inserendo dati anagrafici e di vedere quanto valevano i loro dati.
In questo modo potrebbero quindi inviare un tweet contenente il valore dei loro dati personali e includere l’hashtag # ftdataworth.
Proprio qualche settimana fa è stato lanciato l’hashtag #FTMyLondon, per incoraggiare i lettori a inviare le immagini per una presentazione sui loro posti preferiti a Londra. Altri esempi che hanno suscitato popolarità sono #ftcareertips e #fttax.
7.Usare Twitter per i servizi speciali
Laitner ha spiegato che ha voluto espandere la forza delle storie FT Weekend sui social media. «Servizi speciali sulle arti, gli stili di vita, lo sport, la proprietà e i nostri pranzi con l’FT vanno particolarmente bene», ha spiegato.
Questo servizio speciale FT Weekend dell’editorialista Simon Kuper ha ricevuto circa un quarto del suo traffico da mezzi di comunicazione sociale. Un tweet con il messaggio «Wow. £ 229.286 per la fermata della metro – ecco ciò che determina i prezzi degli immobili a Londra» ha avuto 3.655 click.
LinkedIn è spesso considerata una piattaforma difficile da utilizzare per coinvolgere il pubblico. Molti lettori del Financial Times sono su LinkedIn ed è quindi necessario alimentare un po’ il traffico, ma può essere difficile capire il modo migliore per generare una discussione significativa. Sara Laitner ha scoperto storie sulle strategie gestionali, discussioni sugli studi per un MBA e altri temi che funzionano molto bene con il pubblico di LinkedIn.
8.Creare gruppi su LinkedIn
Parecchi editori sfruttano la potenza dei gruppi di LinkedIn. Per esempio i titoli di business-to-business di Incisive Media hanno strategie diverse quando si tratta di consentire alle persone di unirsi a gruppi (si può leggerne di più qui). L’FT ha anche diversi gruppi, tra cui un noto reader’s group, che ha più di 11.000 membri, dove si postano articoli e sondaggi. A differenza di alcuni dei gruppi gestiti da Incisive, che limitano l’accesso, l’FT permette a chiunque di unirsi al gruppo dei lettori. «È un buon modo per raggiungere le persone che potrebbero non avere familiarità col nostro sito, e che potrebbero incontrarci su LinkedIn», ha detto Laitner.
Google+
Il Financial Times è stato il primo quotidiano britannico ad oltrepassare il traguardo di 1 milione di follower su Google+. Ma, i lettori trovano interessante questa piattaforma? Secondo la Laitner «si genera un buon dibattito e spesso è un dibattito misurato. Penso che sia un sito importante per noi e ciò è dimostrato dal fatto che quasi 2 milioni di persone hanno noi nelle loro cerchie».
9. Postare storie, foto, e grafici intressanti per la comunità di Google+
«Riflettiamo abbastanza coerentemente su ciò che postiamo sulla comunità». Le storie di tecnologia risultano molto popolari, così come lo sono articoli e video sulle automobili e l’industria automobilistica.
«Osservazioni e grafici corredati dai numeri vanno particolarmente bene». A testimoniarlo questo grafico del giorno sui nuovi leader della crescita economica, che ha più di 300 plus e 180 condivisioni. E questo post su Apple e mercati emergenti, cheha generato più di 1.900 plus e 400 commenti.
Tumblr
Il FT ha lanciato un Tumblr per celebrare il 125esimo anniversario della testata. Lo hanno messo in piedi per «mostrare la nostra ricca storia e gli archivi, un ottimo modo per sfruttare l’affetto che i nostri lettori nutrono per l’FT, per mostrare alla gente il nostro operato e anche per condividere il nostro grafico del giorno, le foto e i video».
10.Prendere in considerazione il lancio di un Tumblr per mostrare una serie di contenuti
Alcune agenzie di stampa usano i blog Tumblr per visualizzare una sola area di contenuto, che sia musica, cibo o moda. Altri, come l’FT, lo usano come mezzo per mettere in mostra un’ampia gamma di contenuti. Sul FT i contenuti spaziano «da illustrazioni dei nostri fumettisti per copertine di riviste, ai nostri video, al nostro grafico del giorno…».
Twitter: @FabrizioMarino_