«Berlusconi, come ogni altro cittadino, ha il diritto di difendersi». Luciano Violante, uno dei saggi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da sempre ritenuto l’anima garantista del Partito Democratico e del centrosinistra su Berlusconi, non si sbilancia sull’esito del voto nella giunta per le immunità del Senato sulla decadenza del Cavaliere. Arrivato al Meeting per parlare del sovraffollamento delle carceri insieme con i ministri Alfano e Cancellieri, l’ex presidente della Camera non risparmia qualche bordata proprio al ministro dell’Interno («Alfano non può chiedere al Pd di votare no a priori alla decadenza»), ma allo stesso tempo riconosce a Berlusconi il diritto di far valere le sue ragioni.
Lei ha spesso sostenuto che Berlusconi non doveva essere “eliminato” per via giudiziaria, ma politica. Al momento però pare essere proprio la via giudiziaria il modo in cui l’ex premier potrebbe farsi da parte politicamente.
Qui c’è un sentenza passata in giudicato. E’ una sentenza di condanna. Credo che Berlusconi come qualsiasi altro condannato abbia il diritto di difendersi. Si difenderà, sentiremo le ragioni che porterà il relatore, sentiremo le ragioni che ci porterà Berlusconi a sua difesa e quindi decideremo.
Alfano ha chiesto ancora al Pd di «non dare un voto contro l’avversario di sempre, il loro nemico storico e che la vicenda della decadenza in giunta al Senato, venga trattata come se riguardasse uno dei senatori». Pare in linea con il suo punto di vista
No, Alfano ha detto un’altra cosa. Ha detto che il Pd deve votare contro la decadenza di Berlusconi.
Forse ci sono dei tentativi di raddrizzare posizioni così radicali tra i pidiellini…
Speriamo continui a raddrizzare allora. Altro è dire a Berlusconi è consentito il diritto di difendersi, altro è dire votare contro la decadenza. È chiaro che la seconda cosa è sbagliata, mentre la prima è giusta.
E a chi nel centrodestra accusa il centrosinistra di non essere riusciti a battere Berlusconi politicamente, ma solo per via giudiziaria, come risponde?
Mi pare che con il voto lo abbiamo cancellato due volte e alle ultime elezioni non ha vinto nessuno. Le vittorie elettorali sono state pari, dall’una all’altra parte.
Il governo cade?
Non credo che il governo cada, basta avere un po’ di sale in zucca per capire che sarebbe una sciocchezza enorme, anche per una questione di merito.
Nel senso?
Un governo che cade fa rialzare i tassi di interesse di debito pubblico, tutto quello che stiamo faticosamente facendo in questi mesi.
Si voterebbe poi con la stessa legge elettorale
Non cambierebbe nulla e avremmo come al solito un governo instabile.