Exxon apre ai diritti gay, qui si litiga su Barilla

La svolta del colosso petrolifero

Rivoluzione alla Exxon Mobil Corp, la grande corporation del petrolio. Con un significativo ritardo, anche la società texana ha deciso di riconoscere i diritti ai benefit familiari anche ai dipendenti sposati in un matrimonio gay.

In America da tempo le grandi corporation dimostrano attenzione per i diritti dei dipendenti omosessuali. Apple, ad esempio, non fa nessuna differenza per i benefit aziendali tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Lo stesso vale per il colosso dei supermercati Wal Mart.

Fino a questo momento, Exxon, invece, si era sempre dimostrata riluttante. La società, che pure riconosce le coppie gay in più di trenta paesi (dove le coppie omosessuali siano legali), sosteneva di non poter garantire gli stessi benefit ai partner dei dipendenti omosessuali americani perché il proprio campo di azione era limitato dalla legge federale. Per molti era solo un pretesto, visto che altri grandi marchi del settore, come Chevron Corp e Royal Dutch Shell sono famosi per le loro posizioni molto aperte nei confronti dei loro dipendenti Lgbt.

In ogni caso la legge è stata modificata dalla Corte Suprema (sul passaggio relativo al fatto che la famiglia fosse formata da un uomo e una donna) e Exxon si è dovuta adeguare. Insomma, tutto un altro mondo rispetto all’Italia, in cui sembra incredibile che un capitano d’azienda come Guido Barilla riesca ancora a inciampare in una questione che, oltreoceano, è data per scontata. Persino dalle ruvide policy di Exxon…

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