Se noi di Linkpop vi proponessimo solo questo video qui sotto, in cui un simpatico ragazzotto mette nel frullatore, assieme alle fragole e al latte (per aggiungere un po’ di proteine), anche due croccanti scarafaggi, avreste qualche ragione a giudicarci dei superficialotti che cercano di stupire gli ingenui e di fare dei “facili (magari lo fossero) clic”. Intanto il video guardatelo. Poi facciamo due chiacchiere.
Ora, non fatevi venire strane idee, e non iniziate a fare caccia grossa tra gli scarafaggi che scappano sotto il frigorifero di casa vostra. Gli insetti sono come i funghi: bisogna conoscerli e sapere quali sono le razze edibili (in ogni caso, state attenti se siete allergici ai frutti di mare). Detto questo, il tabù occidentale nei confronti di questi animaletti è sempre più incomprensibile (l’80% delle popolazioni mondiali mangia insetti, e molti di questi sono più nutrienti di un bisteccone di manzo). Così, in un mondo sempre più sovrappopolato (guarda l’infografica) e sempre più a corto di cibo (l’overshoot arriva sempre prima) assume sempre più senso mangiare gli insetti. E anche l’Onu, con la sua agenzia alimentare, la Fao, Food and Agriculture Organization, ha preparato una guida, una specie di Artusi dello scarafaggio, Edible insects: Future prospects for food and feed security, che qui trovate in pdf.
Visto che l’appetito vien mangiando, se volete approfondire il tema, potete trovare su Linkiesta un’intervista ad Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran). «Gli insetti? Sono molto nutrienti, hanno proteine e acidi grassi nobili. Parliamo di bachi da seta, cavallette, scorpioni, larve di insetti… E anche le alghe possono entrare a far parte della nostra alimentazione, come la spirulina» (leggi tutto).