Evade il fisco “per necessità”, il giudice lo assolve

Fisco e crisi economica

Un imprenditore milanese, accusato di aver evaso l’Iva per 180mila euro, è stato assolto dal tribunale di Milano. Il gup Carlo De Marchi ha accolto la tesi della difesa, la quale sosteneva che l’imputato «non aveva versato all’erario l’imposta, a causa della difficile situazione economica dell’impresa».

L’uomo, titolare di un’azienda nel settore informatico, è stato prosciolto perché «il fatto non costituisce reato», ossia perché, come sostenuto dalla difesa, mancava la «volontà di omettere il versamento». Come sottolineato dai legali, l’imprenditore aveva avvertito doverosamente l’Agenzia delle Entrate dell’importo dovuto, spiegando di non essere nelle condizioni di pagare. 

Dopo avere accertato la violazione, la Procura aveva avviato un procedimento penale per il reato di omesso versamento dell’Iva, punito con la reclusione da sei mesi a due anni. L’imprenditore era stato così condannato a sei mesi di reclusione, pena poi convertita in una multa di circa 40mila euro. Gli avvocati Giulio Martino e Marco Petrone si erano opposti al decreto, chiedendo che si procedesse col rito abbreviato.

La sentenza di proscioglimento, emessa dal gup, riguarda l’aspetto penale, mentre resta il contenzioso tra l’imprenditore e il fisco. È comunque una delle prime nel suo genere e ha subito procurato numerosi commenti sui social network. Riportiamo alcune delle discussioni più interessanti. 
 

Non è la prima sentenza di questo tipo, ma fa riflettere. Un imprenditore milanese è stato assolto oggi… http://t.co/G374CL5e0Z

— Simone Spetia (@simonespetia) October 24, 2013

@YoramGutgeld Buona idea. Ma un po’ rischiosa: rischio di decine di migliaia di contenziosi tributari @marcovaleriolp @claudiocerasa

— Simone Spetia (@simonespetia) October 24, 2013

@simonespetia è omesso versamento e non evasione: non era stato occultata materia imponibile. L’assoluzione è per mancato incasso

— Roberto Drisaldi (@rdrisaldi) October 24, 2013

Chiediamo anche la vostra opinione: siete d’accordo con la decisione del giudice di Milano? Esiste un’evasione “di sopravvivenza”, come definita recentemente dal viceministro dell’Economia e Finanze Stefano Fassina (e di recente anche dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera), che non va punita legalmente?

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