Dell’importanza dei dati per analizzare la capacità di coinvolgimento di un contentuto sui social, ne avevamo già discusso qui prendendo in considerazione l’utilizzo di Facebook. È interessante riproporre la stessa analisi, con l’ausilio dei dati tratti da Buffer.com, sul versante Twitter, per capire quando e come sfruttare al massimo le potenzialità del sito di microblogging, nel caso in sui si vogliano creare dei contenuti che incuriosiscano l’utente.
1. Il coinvolgimento dei tweet per un brand è più forte del 17% durante il week-end
È proprio così,
twittare durante il fine settimana genera più traffico rispetto a quanto se ne possa generare durante gli altri giorni
A quanto pare, però, questo aspetto è sconosciuto ai più, specialmente a coloro i quali gestiscono un account per conto di un grande marchio. Solo il 19% dei profili Twitter dei brand famosi infatti posta durante il week-end. Secondo gli studi effettuati da Dan Zarella (social media scientist), venerdì, sabato e domenica sarebbero i giorni migliori per twittare.
2. Twittare con meno di cento caratteri genera un traffico maggiore del 17%
Si tratta di una caratteristica che accomuna sia Twitter che Facebook. Come già per il social network di Mark Zuckerberg, anche per il sito di microblogging, infatti, postare messaggi più brevi genera maggiore possibilità di engagement nei confronti dei follower
3. L’utilizzo dell’hashtag può far raddoppiare l’engagement
Seguite questo consiglio ma con moderazione, uno o due hashtag in ogni post vi permetteranno di aumentare l’engagement del 21% rispetto a quanto succederebbe se ne metteste tre o anche di più. Questo succede perché, come è noto, l’hashtag permette di collegare il tweet a una discussione che gli utenti stanno seguendo in modo particolare in quel momento. Intercettare gli hashtag più rilevanti è fondamentale, specie se si sta cercando di aumentare il coinvolgimento dei follower.
4. Chi usa Twitter lo fa per lo più da un dispositivo mobile
Gli utenti di Twitter che usano un device mobile hanno il 181% di probabilità in più di utilizzare il sito di microblogging durante i loro spostamenti. Ecco perché quando si sta twittando sarebbe utile pensare a cosa stanno facendo in quel momento gli utenti. Presto al mattino, ad esempio, potrebbero essere raggiunti più facilmente tutti coloro che fanno i pendolari per andare a lavoro, motivo per cui queste ore rappresentano un buon momento della giornata per twittare con la possibilità di ottenere risultati efficaci. Come si può notare, quella che nel grafico viene definita ora di cena non sembra essere il momento giusto per postare dei contenuti, al contrario della fascia che va dalle due alle tre, ora pomeridiana, in cui si registra il picco di click-through rate (percentuale di click, ovvero il tasso che misura l’efficacia di un contenuto online)
5. Gli utenti più influenti hanno il 122% di probabilità in più di mandare messaggi diretti
Vengono definiti “amplifiers” e, secondo uno studio di Twitter, si tratta di quegli utenti particolarmente influenti sui social, ovvero coloro i quali hanno maggiore propensione a rispondere rispetto ad altri e a diffondere i contenuti. Sono anche quegli utenti che utilizzano con costanza la funzione dei messaggi diretti, e il 90% dei loro tweet contengono argomenti riguardanti gli show televisivi. Questo mette in evidenza il fatto che la maggior parte di loro concepisce Twitter come uno strumento per comunicare con gli amici e la famiglia, ma anche per condividere le loro abitudini e attività quotidiane, come per esempio guardare la televisione
6. L’importanza di chiedere un retweet nel modo giusto
Si tratta forse dell’aspetto più interessante e a cui spesso non si fa caso. Chiedere di essere ritwittati può essere il modo migliore per ottenerlo, a patto però che lo si faccia nel modo giusto. Utilizzare la parola “retweet” per esteso infatti, al posto della sigla “RT”, dà una probabilità molto più alta al contenuto pubblicato di essere ritwittato. Stesso discorso vale quando si accompagna un post con link o immagini.
Twitter: @FabrizioMarino_