Tempo di spending review per il governo, che pare concentrare i suoi sforzi soprattutto sui tagli alle spese per consumi intemedi delle pubbliche amministrazioni. In generale il nostro paese è in linea con la media UE, che ha comunque sperimentato un aumento nell’ultimo decennio, soprattutto in concomitanza della crisi economica. I margini per risparmi considerevoli paiono davvero risicati. Dai grafici più che un livello globale di spesa inadeguato pare chiaro che è l’allocazione fra aree di spesa a sembrare specifica al nostro paese. Spese intermedie più alte per i servizi generali di Palazzo Chigi e nel settore della sanità (che paiono le più fuori controllo) si contrappongono a spese intermedie sotto la media in infrastutture e istruzione. Se ci si aspettano due punti di risparmio globale bisognerà verosimilmente allargare la spending review ad altre aree del bilancio pubblico che non siano le sole spese di input.
20 Novembre 2013