Il driver dell’aumento nel tasso di partecipazione per le pensione vicine alla pensione sono i chiari e differenti incentivi introdotti nei vari paesi UE con le riforme delle pensioni: l’aumento dell’età pensionabile è corresponsabile dell’aumento della partecipazione attiva al mercato del lavoro. Emblematica la differenza fra Germania e Francia: il primo paese, con una riforma draconiana del sistema pensionistico, ha aumentato il tasso di partecipazione di quasi 25 punti percentuali in un decennio, mentre il secondo più blando nel riformismo, ha sperimentato un aumento ben minore vicino ai 7 punti percentuali. L’Italia si situa in una posizione mediana fra le due: 15 punti in più. Non male, ma di certo il lungo periodo di transizione dal sistema retributivo a quello contributivo transitorio ha in parte attenuato gli effetti positivi sul mercato del lavoro del gruppo di età in questione.
17 Gennaio 2014