Il reverse graffiti è come il negativo della fotografia. Si lavora al contrario: invece che dipingere sui muri aggiungendo la vernice e i colori, si toglie polvere e sporco, liberando la superficie sottostante con disegni e opere d’arte. È meno invasivo e più ecologico, non richiede l’uso di spray, inchiostri e altr sostanze chimiche.
Viene chiamato anche “clean tagging” o “dust tagging”. Più o meno, è la versione artistica del classico “Lavami” sui vetri delle auto.